5° Centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila

Il programma delle iniziative al Carmelo di Vicenza

 
Ricorre quest’anno il 5° Centenario della nascita di Teresa di Gesù, o d’Ávila, al secolo Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada (Ávila, 28 marzo 1515 – Alba de Tormes, 15 ottobre 1582), religiosa e mistica spagnola, dottore della chiesa e madre riformatrice dei Carmelitani Scalzi.
È un anniversario che rappresenta un’opportunità per riscoprire l’attualità del suo carisma.
 
«L’attualità di Teresa sta in questo richiamo a vivere in maniera piena e radicale, a vivere pienamente la nostra vocazione di consacrazione, di pieno dono di sé al Signore con la determinata caratteristica della preghiera – spiega suor Lucia della Comunità del Carmelo di Vicenza -. L’orazione non è altro che questa comunione continua con Colui che sappiamo che ci ama, che ci abita. Questa è la caratteristica teresiana che porta la consacrazione battesimale a una consacrazione religiosa determinata. Ma la sua attualità è anche nella riscoperta di una consacrazione che c’è in tutti che è il battesimo».
 
«Noi riscopriamo – continua suor Lucia – che la nostra spiritualità è vivere radicalmente, spogliando di tanti orpelli la nostra consacrazione battesimale. Allora la nostra esistenza dovrebbe richiamare il fatto che tutti i cristiani sono consacrati, che tutti sono persone con questo legame vitale con Gesù Cristo e quindi persone consacrate, persone che hanno questa impronta indelebile che può essere resa vana dalla incoerenza con la quale questa impronta si vive».
 
Il Monastero delle Carmelitane di Vicenza in occasione di questo evento propone una serie di incontri a partire da venerdì 8 maggio nella Cappella del Monastero in Via D’Azeglio, 19 a Vicenza.
 
Venerdì 8 maggio alle ore 7 ci sarà la messa celebrata da padre Antonio Sangalli carmelitano priore del convento di Ferrara, seguirà alle 10 l’illustrazione della Mostra “Camminiamo insieme”, aperta al pubblico dalle ore 7 alle ore 21. Alle 17 vespri, con lettura di testi di Santa Teresa e alle 18 la messa, animata da cantori dell’Unità Pastorale di Orgiano – Sossano.
 
Sabato 9 maggio alle ore 8 celebrazione della messa e alle 17.30 vespri, con lettura di testi di Santa Teresa. Alle ore 18 ci sarà la conferenza del carmelitano Padre Rodolfo Girardello. Alle 20.45 è in programma un incontro giovani, con la guida di padre Sangalli.
 
Domenica 10 maggio alle ore 8 ci sarà la messa celebrata da padre Sangalli cui segue l’illustrazione della mostra. Alle 11 in ascolto di Santa Teresa: lettura di testi e preghiere e alle 17.30 il concerto con Incepta Sonus Ensemble e lettura di poesie di don Giovanni Costantini su Santa Teresa.
 
La mostra, allestita all’interno della Cappella, vuole essere un modo per aiutare le persone ad accostarsi alla figura di questa grande mistica, in modo particolare a Teresa scrittrice di opere di carattere teologico: è la prima donna nella storia della Chiesa ed essere dichiarata dottore della Chiesa. Le quattro sezioni in cui è suddivisa la mostra illustrano oltre che lo spessore della vita interiore, anche le tappe del suo percorso esistenziale.
 
«Santa Teresa è soprattutto maestra di preghiera – scrive papa Francesco nella lettera inviata al Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi padre Saverio Cannistrà -. Nella sua esperienza è stata centrale la scoperta dell’umanità di Cristo. Mossa dal desiderio di condividere questa esperienza personale con gli altri, la descrive in maniera vivace e semplice, alla portata di tutti, perché essa consiste semplicemente in un rapporto d’amicizia … con chi sappiamo che ci ama (Vita, 8, 5). Quella di Teresa non è stata una preghiera riservata unicamente a uno spazio o a un momento della giornata; sorgeva spontanea nelle occasioni più diverse: sarebbe cosa ardua se si potesse fare orazione solo in luoghi appartati (Fondazioni, 5, 16). Era convinta del valore della preghiera continua, benché non sempre perfetta».
 
«Il V° Centenario – dice padre Antonio Sangalli – è un richiamo all’impegno di tutti a ricercare la santità della vita. Ogni cristiano guarda sempre solo a Cristo unico modello di santità per tutti e guarda a tutti quelli che più di altri si sono avvicinati a questa forma di vita. Anche il carmelitano segue Cristo, con l’intensità e ricchezza del carisma di colei che chiamiamo molto familiarmente tra di noi “la madre” o “la santa Madre”».

Giuseppe Bedin

 
Articolo da la Voce dei Berici di questa settimana