A Monte Berico la preghiera del Rosario si è fatta più intensa

Molto partecipato l'appuntamento per la conclusione del mese mariano

 
Il vescovo Beniamino Pizzol e circa 250 fedeli si sono dati appuntamento nella serata dell’ultimo giorno del mese di maggio, a metà della salita di Monte Berico, per l’ormai tradizionale chiusura del mese dedicato alla Madonna.

La preghiera del Rosario s’è fatta più intensa ed il canto più gioioso man mano che ci si avvicinava al Santuario per visitare Maria, patrona della città e della diocesi, e per chiederLe materna protezione ed intercessione su tutta la Chiesa. Il popolo vicentino si riconosce sotto la protezione della Vergine sin dal XIII secolo e rinnova ogni anno – specialmente l’8 settembre – questa sua devozione. 

Commentando il vangelo della Visitazione, mons. vescovo ha sottolineato come la Parola del Signore si esprima in sentimenti umanissimi: la visita di Maria ad Elisabetta, la gioia delle due madri e dei bambini che portavano in grembo dicono la serenità di ogni nostro incontro con qualcuno di importante e di significativo. Visitare ed incontrare qualcuno che amiamo dovrebbe dare senso anche alla nostra fede perché quando ci incontriamo con Dio e con i fratelli impariamo a gustare la gioia di essere figli e fratelli.

Mons. Pizziol ha posto sotto il manto di Maria la visita pastorale, esperienza che vede l’incontro del vescovo con il suo popolo ed anche la storia – dolorosa – del rapimento di don Giampaolo, don Gianantonio e sr Gilberte.

Per questi il vescovo Beniamino ha chiesto ancora una speciale preghiera affinché il Signore quotidianamente li visiti e li sostenga con il suo Spirito e converta il cuore dei rapitori.

 
Marco Gasparini