A Rosà una mostra di oltre un centinaio di reperti archeologici

La collezione è un lascito del Cardinale Baggio

 
Un patrimonio di grande valore storico e culturale ha trovato spazio nelle sale della biblioteca civica di Palazzo Dolfin-Casale a Rosà. È stata inaugurata la mostra permanente della collezione archeologica donata al Comune dal cardinale Sebastiano Baggio. Un’esposizione di quasi cento reperti fra statuette funerarie, suppellettili religiose e oggetti ornamentali che il porporato ha raccolto durante le sue numerose missioni apostoliche.

Nato a Rosà nel maggio del 1913, il Cardinale è stato nunzio apostolico in Canada, Cile, El Salvador, Bolivia, Venezuela e Messico occupandosi con grande dedizione del sostegno del lavoro dei missionari. E proprio da questi luoghi proviene la maggior parte dei reperti, tutti pezzi unici che documentano la storia di civiltà come quella dei Maya. Ma non mancano anche testimonianze del popolo etrusco e diversi manufatti riconducibili alla Magna Grecia. Tra i punti di forza della collezione troviamo un vaso greco in cui viene ritratto sapientemente il mito di Pandora. La mostra non solo arricchisce l’offerta culturale di Rosà, ma ricorda anche il percorso religioso e personale del Cardinale Baggio scomparso all’età di 80 anni con alle spalle molteplici incarichi, tra cui la nomina di camerlengo e sotto-decano del collegio cardinalizio e ricordato con grande stima da papa Giovanni Paolo II durante l’omelia del 23 marzo 1993. Grazie all’intervento degli eredi, la collezione è stata affidata nel 2013 ufficialmente all’amministrazione comunale, che ha incaricato l’associazione Medoacus di occuparsi del lascito. Dopo due anni di lavoro durante i quali il gruppo archeologico cittadino ha repertato e catalogato con cura il materiale, nel rispetto anche delle indicazioni ricevute dalla Soprintendenza, ora la collezione è pronta a mostrarsi al pubblico. Una serie di teche disposta nel salone principale della biblioteca ospita i diversi reperti affiancati dalle relative descrizioni per un vero e proprio viaggio nella storia dell’antichità. «L’eredità del cardinale Sebastiano Baggio, profondo intenditore e appassionato di archeologia, merita di essere valorizzata ed è motivo di vanto per la nostra città – sottolinea Palmiro Geremia di Medoacus -. All’interno della biblioteca civica è stata ricavata una sezione museale di notevole importanza, realizzata con grande accortezza e precisione nei confronti del prezioso materiale e riconoscenza verso il Cardinale». Lorenza ZagoArticolo da La Voce dei Berici di questa settimana