Alunni con cittadinanza non italiana. La scuola multiculturale nei contesti locali

Presentazione del Rapporto Nazionale ( maggio 2016)

 
 

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e la Fondazione Ismu hanno presentato oggi 11 maggio 2016, presso la Fondazione Ismu a Milano (via Galvani, 16) i principali dati del Rapporto nazionale 2014/2015 “Alunni con cittadinanza non italiana. La scuola multiculturale nei contesti locali”. Il rapporto rappresenta il consueto approfondimento sulla popolazione scolastica con cittadinanza non italiana nell’a.s. 2014/2015. In questa edizione particolare attenzione è stata data alle differenze territoriali, con l’obiettivo di identificare le caratteristiche degli alunni e istituzioni scolastiche nelle diverse regioni, province e nei principali comuni italiani, ricostruendo traiettorie formative, nonché difficoltà e successi nel processo di apprendimento.     Il quadro generale Dal 2008/2009 si continua ad assistere a un progressivo rallentamento della crescita degli iscritti. Nel lungo periodo invece si registra un costante e significativo incremento nelle iscrizioni degli alunni stranieri: si è passati infatti da 196.414 alunni nell’a.s. 2001/02 (2,2% della popolazione complessiva) agli 814.187 dell’a.s. 2014/2015 (9,2% del totale). Gli iscritti stranieri fra il 2009/10 e il 2014/15 sono cresciuti del 20,9%, a fronte di una diminuzione pari al -2,7% fra gli italiani (da 8.283.493 a 8.058.397 unità) e di un decremento del -0,9% della popolazione scolastica complessiva (da 8.957.085 a 8.872.584 alunni). Nell’ultimo a.s. considerato (2014/15) si segnala una crescita modesta rispetto all’anno precedente, pari all’1,4% di studenti stranieri (+11.343). Aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado nell’ultimo decennio. Nell’a.s. 2014/15, rispetto all’a.s. precedente, si segnala una variazione di presenze di alunni cni, minima nella scuola dell’infanzia (+0,2%), nella scuola primaria (+3%) e nella secondaria di secondo grado (+2,8%). Diminuiscono gli alunni stranieri nelle scuole secondarie di primo grado (-1.6%), dato già riscontrato nell’a.s. 2013/14. Nell’ultimo decennio, si conferma l’ovvio primato della scuola primaria (scuola dell’obbligo e di durata quinquennale) per il maggior numero di alunni stranieri con cittadinanza non italiana, anche se la distribuzione percentuale nei diversi ordini e gradi mostra una consistente diminuzione in questo livello scolastico (passato da accogliere il 42,8% di alunni cni nel 2001/02 al 35,8% dell’a.s. 2014/15), a fronte di un aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado (dal 14% al 23%). Nell’a.s. 2014/15 sono 291.782 gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie (10,4% del totale), 187.357 gli studenti nella scuola secondaria di secondo grado (7% del totale), 167.068 gli allievi nelle secondarie di primo grado (9,6%) e infine 167.980 i bambini nelle scuole dell’infanzia (10,2%). Si nota che gli alunni italiani sono diminuiti in tutti gli ordini di scuola (tranne che nelle secondarie di secondo grado). L’unico ordine con una crescita nelle iscrizioni è la scuola secondaria di secondo grado, sia per quanto riguarda la presenza di italiani (+0,6%) sia di stranieri (+2,8%). Di origine romena, albanese, marocchina, cinese e filippina. Nell’a.s. 2014/15 gli alunni con cittadinanza romena sono i più numerosi (157.153), seguiti da albanesi (108.331) e marocchini (101.584). A distanza troviamo il gruppo degli alunni di origine cinese (41.707) e filippina (26.132). I dati sulle cittadinanze confermano la forte eterogeneità che ha storicamente caratterizzato il nostro paese. Nelle prime quindici cittadinanze sono presenti tutti i continenti tranne l’Oceania. I romeni sono al primo posto in tutti gli ordini e gradi. Gli allievi di origine albanese sono al secondo posto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre sono al terzo posto nella scuola dell’infanzia e nella primaria. Nella scuola dell’infanzia i paesi che mostrano percentuali significative superiori alla media sono il Bangladesh (27,1%), il Marocco (25,8%) e l’Egitto (23,8%); nelle scuole primarie oltre al Bangladesh (43,2%) e all’Egitto (39,6) si aggiungono il Pakistan (40,1%) e l’India (39,5%). Nelle secondarie di primo grado gli studenti più numerosi sono originari della Cina (24,7%), della Macedonia (24,4%) e delle Filippine (24,1%). Infine nella secondaria di secondo grado sono particolarmente numerosi gli studenti dell’Europa orientale (ucraini 39,4% e moldavi 38%) e i latinoamericani (peruviani 34% e ecuadoriani 33,9%). Il calcolo dell’indice di associazione tra province e principali nazionalità evidenzia che: i tunisini si concentrano soprattutto a Trapani (con ben 13 volte la percentuale di presenza rilevata in Italia) e a Ragusa (10 volte), i cinesi a Prato (9 volte); gli ucraini nelle province campane (oltre 7 volte a Caserta e quasi 7 a Napoli, 5 volte ad Avellino e Salerno, 4 volte a Benevento); gli indiani nelle province di Mantova e Cremona (6 volte), di Latina (5 volte), di Reggio Emilia e Brescia (3 volte); i filippini nelle province di Messina, Cagliari (4 volte) e Milano (3 volte); i moldavi nelle province di Parma (4 volte), Padova e Venezia (3 volte), gli albanesi nella provincia di Pistoia (3 volte), i peruviani nelle province di Milano e Firenze (3 volte), i marocchini nella provincia di Biella (3 volte), i rumeni nella provincia di Agrigento (quasi 3 volte). Aumentano gli alunni disabili. Nell’a.s. 2014/15 sono 28.117 (di cui 8.921 femmine), con un aumento rispetto al precedente anno pari a 1.491 unità (l’incidenza degli alunni stranieri sul totale degli studenti disabili è del 12%). Al primo posto per numerosità di presenze vi sono Lombardia, seguita dal Veneto, Emilia Romagna e Lazio.

Crescono gli iscritti Rom, Sinti e Caminanti. Sono 12.437 nell’a.s. 2014/15, +780 rispetto all’anno precedente. Una crescita in controtendenza rispetto alla progressiva diminuzione registrata negli ultimi anni.