Anche Geo e Geo parla della Romea Strata

Venerdì 11 gennaio 2019 una puntata speciale

 Un’intera puntata di Geo&Geo sarà dedicata venerdì 11 gennaio 2019 al progetto della Romea Strata.La nota trasmissione televisiva di RAI3 manderà in onda la registrazione, effettuata prima di Natale, dalle 17 circa dell’11 gennaio. In studio con Sveva Sagramola interverranno don Raimondo Sinibaldi, ideatore del progetto Romea Strata e direttore dell’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, Nedo Ferrari, collaboratore toscano della Romea Strata e appassionato di tradizioni legate al mondo del pellegrinaggio, infine Virginio Turco, insegnante di religione e collaboratore di un progetto scolastico pluridisciplinare per far scoprire ai ragazzi le potenzialità legate ai pellegrinaggi. Gli studenti coinvolti in questi anni si sono messi in gioco nello studio pluridisciplinare, ma anche nella scoperta di alcuni tratti della Romea Strata attraverso il cammino. Per lo spazio di cucina la signora Irma Tagliaro cuoca e proprietaria con la famiglia della Trattoria “Da Berno” di Altavilla Vicentina proporrà le ricette tipicamente vicentine del baccalà e dei zaleti. Paolo Ruaro, dottore in tecnologie forestali ed ambientali, spiegherà al tavolo con Emanuele Biggi l’ambiente naturale della laguna veneta. A coronare lo spazio naturalistico, ci sarà il documentario girato con il naturalista Francesco Petretti, a Ficarolo, in collaborazione con l’associazione “Sandokan”, per filmare un tratto della Romea Longobardo-Nonantolana che nel suo percorso attraversa il Po proprio tra Ficarolo e Stellata (Ferrara). Partiti dalla chiatta attraccata sulla riva sinistra del fiume, a bordo di un classico battello la tipica imbarcazione usata dai pescatori rivieraschi, hanno iniziato le riprese durante la navigazione, fino ad incontrare il punto nel quale il Panaro, ultimo affluente del Po, porta le sue acque al grande fiume. Qui la troupe ha potuto ammirare la natura variegata offerta dal Po e i numerosi uccelli acquatici che la popolano: cormorani, picchi, aironi, gabbiani, svassi e molto altro. La navigazione è poi proseguita verso l’isola di Tontola, un’area naturale protetta, anch’essa ricca di biodiversità e di paesaggi naturalistici meravigliosi. La troupe verso mezzogiorno si è poi diretta alla vicina Stellata, per riprendere l’antico borgo medievale e la suggestiva Rocca possente. “E’ stata un’occasione davvero importante – spiega don Raimondo Sinibaldi – perché la Romea Strata è un progetto di riscoperta dell’esperienza del pellegrinaggio, ma è anche la possibilità per una valorizzazione dei diversi ambienti naturali che attraversa e delle località che ne sono coinvolte. Oltre a chi parte con motivazioni religiose, infatti, oggi ci sono molti pellegrini che partono senza motivazioni particolari, magari solo con il desiderio di darsi un tempo per rallentare la quotidianità piuttosto frenetica”. Il 2019 è stato dichiarato dal MIBACT “anno del turismo lento” e sarà un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. La Romea Strata s’inserisce perfettamente in questa logica di riscoperta e valorizzazione dei territori, delle specificità e delle potenzialità che s’incontrano lungo il percorso che si snoda per oltre 1.400 km in Italia.Per altre informazioni è possibile scrivere a Naike Monique Borgo, responsabile della comunicazione per la Romea Strata, scrivendo a: comunicazione@romeastrata.it Scarica il comunicato