IN MEMORIA DI SUOR LORETTA MOSERLE E DI DON VIRGINIO SANSON

Ars Celebrandi: Convegno liturgico a Vicenza a 50 anni dalla Sacrosanctum Concilium

Domenica 13 ottobre 2013

La liturgia domenicale è il culmine e la fonte della vita cristiana, ci ha ricordato il Concilio Vaticano II. Eppure a volte si sente accusare frettolosamente proprio la riforma liturgica di aver portato a una ritualità sciatta, priva di mistero, poco coinvolgente. Ma forse la “colpa” non è del nuovo rito, ma di chi lo vive con superficialità senza conoscere e gustare tempi, gesti, significati in realtà dotati di una ricchezza straordinaria.Più che rimpiangere il rito vecchio, bisognerebbe dunque tornare ad avvicinarsi a quello nuovo con sguardo di stupore e maturare la consapevolezza che celebrare è un’arte e la liturgia un servizio bello, da compiere con cura e con amore. E’ questo il messaggio di fondo del Convegno “Ars Celebrandi: il servizio bello della liturgia” organizzato dall’Ufficio diocesano per la liturgia in collaborazione con le suore Figlie della Chiesa, instancabili animatrici della Casa di spiritualità liturgica Mater Amabilis.Il convegno si terrà domenica 13 ottobre 2013 nel Salone d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali di Piazza Duomo a Vicenza, con il seguente programma:ore 9.30   presentazioni del direttore don Pierangelo Ruaro
ore 10.10 relazione del prof. Andrea Grillo “Celebrare bene i riti cristiani: le novità del Vaticano II”
ore 10.45 relazione di padre Gianfranco Venturi “Presidenza, ministeri, assemblea celebrante: le forme dell’ars celebrandi”
ore 11.45 “L’arte di cantare al tramonto” (G. Durighello – A. Passarini)
pranzo a buffet
ore 14.30 relazione del prof. Giuseppe Busani “Il servizio ecclesiale della bellezza: la celebrazione come arte”
ore 15.30 tavola rotonda e dibattito
ore 17.30 celebrazione dei vespri con il Vescovo in CattedraleIl Convegno viene celebrato a 50 anni dalla promulgazione della Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium e in affettuoso ricordo di suor Loretta Moserle e don Virginio Sanson che tanto si spesero per educare alla bellezza della liturgia.Alessio Graziani