Assemblea degli insegnanti di religione

Domenica 9 giugno a Villa San Carlo

 

Domenica 9 giugno dalle 8.30 alle 13.30 a Villa San Carlo di Costabissara si terrà l’annuale Assemblea degli insegnanti di religione cattolica dal titolo ‘Insegnare religione oggi in classi complesse. Strategie, strumenti, competenze’. Il programma prevede dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale, alle 10 l’intervento sull’inclusione scolastica. Seguiranno interventi assembleari, il role play e la celebrazione della messa. Il rinfresco concluderà l’appuntamento. 

Don Marco Benazzato è il nuovo direttore dell’Ufficio per l’insegnamento della religione.
 
Domenica 9 giugno a Villa San Carlo a Costabissara si terrà l’assemblea Irc di fine anno, un appuntamento consueto che quest’anno ha un significato particolare perché vedrà il passaggio di testimone tra mons. Antonio Bollin, direttore per 25 anni dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica e don Marco Benazzato.
 
Classe 1982, originario di Bevadoro, prete da 11 anni, don Marco un anno fa ha assunto la responsabilità dell’Ufficio diocesano per pastorale della scuola diretto fino ad allora dal prof. Fernando Cerchiaro e ora inizia questa nuova avventura. Lo incontriamo per conoscere i suoi sentimenti, pensieri aspettative. È sereno e consapevole della sfida che lo attende. «Quella di domenica – ci dice – sarà una bella giornata, come tutte le giornate che chiudono l’anno, dove c’è il grande respiro dopo la fatica. Per me sarà l’occasione di cominicare a conoscere tante persone e di iniziare un cammino». L’Irc per don Benazzato «è una visione del mondo, che è la visione cristiana della vita. Questo è sicuramente il suo valore educativo». «Il compito dell’Irc – prosegue – è mettere i ragazzi a contatto con un patrimonio che è sempre meno condiviso spontaneamente, ma che resta sempre vero per il bene della persona. Questa materia poi, essendo in Italia legata alla religione cattolica, è anche il biglietto da visita della Chiesa per molti ragazzi e spesso è anche l’unico contatto vero con il mondo cattolico». Rispetto al sistema scolastico l’Irc è a tutti gli effetti una disciplina che contribuisce al percorso scolastico. «In questi anni ci sono stati sicuramente dei passi importanti in questa direzione. Resta dal punto di vista istituzionale il grosso neo del concorso con gli insegnanti che ancora attendono da molti anni».
 
Il carattere facoltativo della materia – osserva don Marco – fa sì che molto dipenda «dalla bravura degli insegnanti e gli insegnanti lo hanno capito: nulla ti è garantito e questo significa lavorare sulla qualità del proprio insegnamento». Qui si inserisce anche l’azione dell’Ufficio Irc perché parlare di qualità significa «lavorare sulla formazione». «Già oggi – riconosce Benazzato – è così. Si tratta di continuare, di arricchire le proposte anche a seconda delle esigenze del momento che viviamo». Su questo versante è importante l’eredità che il nuovo direttore dell’Irc riceve: «quella di un ufficio molto organizzato e molto strutturato».
 
Una cosa che sta a cuore a Benazzato è aiutare gli insegnanti (che desidera incontrare tutti personalmente) a «crescere nella consapevolezza di essere espressione della Chiesa. Mi piacerebbe che chi entra in classe si sentisse mandato a questi ragazzi da una comunità».
 
Il desiderio di don Marco, in quanto anche direttore dell’Ufficio per la pastorale della scuola, è di un dialogo con tutti gli insegnanti. «Come Chiesa dovremmo fare delle proposte agli insegnanti in genere di accompagnamento cristiano della loro vita professionale ». Benazzato esprime infine la preoccupazione per la poca attenzione che la scuola ha nel nostro Paese. «La scuola interessa poco perché i giovani e i ragazzi interessano poco. La scuola è vista solo come un calderone di problemi burocratici e sindacali legati alla forma in cui viene erogato un servizio, ma le questioni educative sono scomparse dal nostro dibattito e così la scuola nel nostro Paese ha il peso sociale di una cenerentola ».