«Bisogna vincere l’idolatria del proprio io»

Mons. Pizziol ha incontrato i giovani delle Comunità preteologiche del Veneto

Si sono ritrovati a Vicenza, giovedì 3 aprile 2014, i giovani delle Comunità vocazionali del Veneto.

Sono una trentina i ragazzi di Vicenza, Padova, Venezia, Adria e Rovigo, Treviso, Vittorio Veneto e anche del Friuli (Concordia Pordenone) che stanno compiendo un cammino serio di discernimento riguardo alla scelta di diventare prete e dunque di entrare in Seminario per gli studi teologici e la formazione pastorale.

A Vicenza la comunità vocazionale si chiama “Il Mandorlo” e da oltre 25 anni offre la possibilità ai giovani tra i 18 e i 40 anni di trascorrere un tempo prolungato – in genere un anno – per scoprire e verificare la propria vocazione grazie alla vita comunitaria, alla preghiera, al confronto con preti e realtà ecclesiali diverse e ad un primo approccio alla teologia. §

In un tempo in cui la scelta di diventare prete matura sempre più spesso in età giovane adulta, dopo gli studi universitari o diverse esperienze lavorative, il ruolo di queste comunità vocazionali è sempre più essenziale e determinante.

Dopo una giornata di riflessione e fraternità, i giovani convenuti a Vicenza hanno partecipato all’Eucaristia presieduta dal vescovo Beniamino Pizziol in Cattedrale. Commentando le letture del giorno, mons. Pizziol ha invitato i giovani a «vincere l’idolatria del proprio io», una tentazione che, anche sottilmente, ci accompagna sempre e ci impedisce di discernere la volontà di Dio sulla nostra vita.

«Essere preti – ha continuato il Vescovo – è un compito faticoso, ma affascinante, perché ci porta ad essere vicini a Dio e vicini alla gente, testimoni della fede e intercessori presso Dio, con la preghiera e il servizio, delle gioie e delle sofferenze, delle speranze e delle angosce dei nostri fratelli e delle nostre sorelle».
 Alessio Graziani 

 
Il Vescovo celebra l’Eucaristia con i giovani delle comunità preteologiche del Veneto