Campionato mondiale di calcio 2014

Per monsignor Beniamino Pizziol vincerà il Brasile!

In occasione del Campionato Mondiale di calcio 2014, La Domenica di Vicenza ha posto 4 domande – uguali per tutti – ad alcune figure significative nel panorama vicentino. Tra gli intervistati, anche il Vescovo Beniamino Pizziol, di cui, per gentile concessione della testata giornalistica, riportiamo le risposte.
 
Chi diventerà campione di Brasile 2014?
«Vincerà il Brasile!».
 
Come si piazzerà l’Italia?
«Spero tra i primi posti».

Dove e con chi guarderà le partite del mondiale? Seguirà anche Italia-Inghilterra che inizierà alla mezzanotte di sabato 14 giugno?
«Ho sempre amato moltissimo il calcio, sport che ho anche a lungo praticato. Mi piacerebbe seguire tutte le partite, ma purtroppo avrò la possibilità di seguirne solo alcune, l’agenda del Vescovo è sempre piena. Anche domenica mattina sarò impegnato, sa com’è…. Ad ogni modo mi terrò informato sull’andamento dei mondiali attraverso i media».


Che messaggio, non necessariamente calcistico, si sente di dare in occasione di questo evento mondiale?
«Ho sempre pensato che lo stadio e il campo da calcio possano essere un’icona straordinaria di una società in cui i popoli si incontrano in una sana e leale competizione. Senza violenze e prevaricazioni, ma in modo pacifico. Un incontrarsi dove ciascuno mette il meglio di sé, il proprio impegno, le proprie abilità, il rispetto delle regole, la disponibilità al sacrificio. I campionati di calcio, come le Olimpiadi, possono diventare opportunità di dialogo, di comprensione reciproca, di arricchimento umano anche per popoli molto lontani e diversi tra loro. Spero che questi Mondiali siano davvero un’occasione per fare un passo in più verso la pace autentica tra i popoli. Il timore è che invece la società esterna ai campi di calcio possa influenzare tutto ciò che si svolgerà all’interno degli stadi facendovi entrare violentemente le sue problematicità e i suoi conflitti. Certo, il Brasile per primo ha problemi enormi sui quali è giusto sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica, ma mi auguro che i Mondiali di calcio siano un’autentica esperienza di pace, concordia, lealtà, amicizia tra i giocatori, i tifosi e i popoli che rappresentano».
 

Tutte le interviste nel sito de La Domenica di Vicenza.it (vai alla pagina).