NOTA PASTORALE
L'ORDO VIRGINUM NELLA CHIESA IN ITALIA

CAPITOLO III
La vita e la testimonianza delle vergini consacrate

14 La regola di vita personale

Le vergini consacrate abbiano cura di scrivere la propria regola di vita personale, concordata con il direttore spirituale ed approvata dal Vescovo diocesano28.

La regola di vita è uno strumento particolarmente utile per determinare i percorsi personali, il senso profondo del proprio servizio ecclesiale, gli atteggiamenti da coltivare nella vita quotidiana.

Pertanto le vergini consacrate si impegnano a formulare nella regola di vita in modo chiaro e ordinato: le forme concrete della sequela evangelica che intendono praticare; le scelte ideali e gli impegni concreti per il proprio cammino di conversione e purificazione; la cura per le ferite profonde e la coltivazione dei talenti e dei carismi ricevuti; i ritmi della preghiera, del lavoro, del servizio ecclesiale, e le espressioni della fraternità. In sintesi, la regola sarà la carta dalla quale risultano forme, modi e tempi, con cui la vergine consacrata intende rispondere, nel personale contesto esistenziale, ai continui inviti dello Spirito a seguire l’Agnello dovunque vada29. 

Per assicurare concreta efficacia alla regola di vita, è opportuno che essa venga periodicamente ripresa, ed eventualmente aggiornata ed approvata, nel dialogo con il Vescovo e nel confronto con il direttore spirituale, in modo da valutarne la coerente attuazione. Con il passare del tempo può risultare conveniente riscrivere la regola per favorire una rinnovata fedeltà alla vocazione ricevuta.

Le vergini consacrate, animate dal desiderio di rispondere, con pienezza e verità, alla chiamata del Signore, determinano anche le concrete modalità di vita per loro possibili e favorevoli: vivere in solitudine, nella propria famiglia, con altre vergini consacrate, o in altre condizioni.15 La direzione spirituale

La direzione spirituale ha una importanza particolare per le vergini consacrate: la loro condizione di vita richiede un costante discernimento, l’esercizio di una matura responsabilità di scelta, la cura per custodire il dono ricevuto in un contesto segnato da complessità e da notevoli difficoltà nel condurre una vita cristiana, all’altezza di questo nome. Il dialogo sincero, docile e adulto con una persona prudente e sperimentata che eserciti questo ministero offre a ciascuna delle vergini consacrate preziose occasioni di discernimento, di verifica, di conferma e propone strumenti qualificati per crescere nella fede, nell’armonia della persona, nella risposta al Signore che chiama alla santità.16 La preghiera

Il primo e irrinunciabile impegno delle vergini consacrate è quello della preghiera, come viene espressamente richiesto durante il rito di consacrazione30. 

Le vergini praticano la preghiera in comunione con la Chiesa secondo le determinazioni esplicitate dalla regola di vita personale, ponendo al centro della giornata la celebrazione eucaristica, nutrendosi con l’attento ascolto della Parola di Dio, specialmente mediante la lectio divina, e valorizzando forme e metodi di preghiera che appartengono alla tradizione della Chiesa, compresi i pii esercizi e altre espressioni della pietà popolare.

Consegnando il libro della liturgia delle ore, il Vescovo si rivolge alla consacrata con queste parole: «La preghiera della Chiesa risuoni senza interruzione nel tuo cuore e sulle tue labbra come lode perenne al Padre e viva intercessione per la salvezza del mondo».31

Con particolare affetto e devozione le vergini coltivano con la Vergine Maria, modello di ogni sequela e di ogni consacrazione, l’umile confidenza filiale, la preghiera di intercessione, la contemplazione dei misteri del suo Figlio Gesù.

La vita di preghiera delle vergini consacrate dovrà essere impostata sui ritmi dell’anno liturgico e non potranno mancare ogni anno momenti di particolare intensità come giornate di ritiro e di esercizi spirituali.

Ogni vergine appartenente all’Ordo terrà costantemente presente che la preghiera non è solo personale, generosa risposta alla voce dello Sposo e umile richiesta di aiuto per mantenersi fedele al santo proposito e al dono ricevuto, ma è intima partecipazione alla vita del corpo mistico di Cristo, intercessione instancabile per la Chiesa e per il mondo.17 Nel cuore della Chiesa

Le vergini consacrate vivono uno speciale rapporto di comunione con la Chiesa particolare e universale32. Vedono nella Chiesa particolare la grande famiglia di Dio che vive e opera in quel territorio; nutrono per questa loro madre sentimenti di riconoscenza per la fede ricevuta, per il discernimento e l’accoglienza del loro carisma; fanno proprie le sue fatiche, soffrono per le sue ferite, si rallegrano per le sue gioie; sono presenza affidabile nella pastorale ordinaria, nell’opera di evangelizzazione e nella cura per la comunione tra tutti i suoi membri.

Inoltre, nei confronti del Vescovo, coltivano un rapporto di cordiale affetto, di profondo rispetto, di filiale docilità. In comunione con il pastore della diocesi, che terrà nel debito conto il loro stato personale e i particolari carismi di ognuna, si pongono al servizio della Chiesa e delle sua missione.

Il legame con la diocesi di appartenenza inserisce le vergini consacrate nella Chiesa universale, in comunione con il Vescovo di Roma, e le rende intimamente partecipi dello zelo apostolico, per la diffusione del Vangelo presso tutti i popoli.18 Impegno di comunione tra le consacrate

La comune appartenenza all’Ordo Virginum implica un forte vincolo di comunione tra tutte le consacrate dell’Ordine, presenti in diocesi. Esse si riconoscono reciprocamente come le sorelle più prossime, con cui condividono la medesima consacrazione e un’ardente passione per il cammino della Chiesa. Negli incontri fraterni, nello scambio di esperienze spirituali e apostoliche, nei momenti di preghiera e nelle varie iniziative volte ad approfondire l’appartenenza e la comune dedicazione alla stessa Chiesa particolare, nonché nella possibilità di associarsi o di fare vita comune, le vergini trovano un aiuto prezioso per corrispondere al dono ricevuto, per svolgere il proprio servizio ecclesiale ed essere sostenute nei momenti di disagio e nelle prove della vita. Pertanto si cercherà di creare e di consolidare progressivamente, tra tutte le vergini consacrate, un autentico spirito di famiglia, una esperienza concreta di  comunione, attraverso rapporti di amicizia fraterna, improntati a genuina semplicità, alla stima reciproca, alla solidarietà e al rispetto delle legittime diversità. 

Le consacrate nell’Ordo Virginum partecipano in maniera attiva e responsabile agli incontri comuni concordati con il Vescovo o con il suo Delegato. Si sentono in dovere di aderire alle iniziative promosse per la loro formazione permanente. Collaborano, per quanto possibile, alla formazione delle donne cristiane che chiedono di essere accolte tra le candidate alla consacrazione. Valorizzano e promuovono ogni iniziativa concreta che favorisca la comunione; vigilano sul rischio del ripiegamento su di sé; percorrono la via della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù. Nella diversità degli stili di vita e delle varie sensibilità spirituali riconoscono una preziosa ricchezza dell’Ordine delle Vergini.19 Per la vita del mondo

Le vergini consacrate vivono la consacrazione a Dio nel contesto culturale e sociale in cui operano. Cercando il regno di Dio in ogni cosa, riconoscono nel proprio lavoro una valida occasione per collaborare all’opera creatrice e redentrice di Dio; coltivano il senso della festa e del riposo; anche nelle situazioni di malattia, sofferenza, inattività riconoscono la possibilità di partecipare alla passione di Cristo; contribuiscono, secondo le loro capacità e risorse, al rinnovamento della società, offrendo il contributo della sapienza evangelica per la promozione del bene comune. Seguendo fedelmente il Magistero sociale della Chiesa, sono attente ai segni dei tempi e, nel dialogo con il Vescovo, valutano con prudenza l’opportunità di un eventuale impegno diretto nell’azione politica.

Nel modello di omelia proposto dal Pontificale Romano nel rito di Consacrazione delle vergini, il Vescovo esorta: «Ricordatevi che siete legate al servizio della Chiesa e dei fratelli: perciò, esercitando il vostro apostolato nella Chiesa e nel mondo, nell’ordine spirituale e materiale, la vostra luce risplenda davanti agli uomini, perché sia glorificato il Padre vostro che è nei cieli e si compia il suo disegno di riunire in Cristo tutte le cose»33.20 Le associazioni e le comunità di vergini consacrate

Secondo quanto prevede il Codice di diritto canonico, le vergini consacrate possono riunirsi in associazioni per osservare più fedelmente il loro proposito e aiutarsi reciprocamente nello svolgere quel servizio alla Chiesa che è confacente al loro stato34.

La costituzione di un’associazione, come pure l’adesione a un’associazione già esistente, è esclusivamente frutto di una scelta libera e volontaria delle vergini consacrate, che decidono di aderire alle sue finalità e al suo statuto. Lo status di vergini consacrate, e quindi l’appartenenza all’Ordo Virginum, è prerequisito per essere membri di tali associazioni. L’uscita dall’associazione non comporta il venir meno della consacrata alla sua appartenenza all’Ordo.

Dall’effettiva possibilità di costituire qualche forma di associazione, senza necessariamente costituire comunità di vita, come invece avviene per le religiose, possono derivare profondi e costanti rapporti interpersonali, iniziative concordate e sostenute con il sacrificio di tutte, aiuto per le consacrate che si trovano in difficoltà per motivi di salute o età avanzata o che versano in situazioni di povertà, provvedendo eventualmente con un fondo comune costituito da libere elargizioni.

Due o più vergini consacrate possono liberamente decidere di vivere in una stessa casa. Tale possibilità – responsabilmente scelta per l’aiuto reciproco, per una condivisione di vita a livello spirituale o anche economico – costituisce una scelta delle singole vergini consacrate e non può essere automaticamente connessa né alla consacrazione, né all’adesione a un’associazione, a meno che quest’ultima non preveda nel suo statuto la vita comune come costitutiva dell’associazione stessa. 
   
21 Trasferimento in altre diocesi

Quando una vergine consacrata trasferisce il domicilio in un’altra diocesi, sia accompagnata dall’attestato di consacrazione e venga adeguatamente presentata da parte del Vescovo della diocesi di provenienza al Vescovo della diocesi del nuovo domicilio. Questi ne prenda atto, accolga la consacrata con paterna benevolenza, la introduca nella sua Chiesa particolare e la inserisca, se ve ne siano, tra le consacrate della diocesi, concordando con lei quanto è necessario e utile nella sua personale condizione.
   
22 Lavoro e mantenimento

Le vergini consacrate provvedono al proprio mantenimento con i proventi del lavoro e con i propri beni personali, curando anche gli aspetti assicurativi e previdenziali.

Per quanto riguarda le vergini consacrate che svolgono attività in istituzioni ecclesiali, si abbia cura di distinguere l’impegno di volontariato da quello professionale e si provveda, per quest’ultimo, a un’adeguata remunerazione e alle cautele assicurative e previdenziali nel rispetto delle leggi civili vigenti.23 Dimissione dall’Ordo Virginum

Qualora una vergine consacrata, per una causa grave valutata davanti a Dio con attento discernimento, chieda di essere dispensata dagli impegni derivanti dalla consacrazione, il Vescovo ha la facoltà di concedere la dispensa. 

Il Vescovo, di fronte alla domanda scritta a lui presentata, verifichi a fondo i motivi per cui una vergine consacrata chiede la dispensa, proponga un tempo adeguato per il discernimento, prima di accedere alla richiesta.

Nel caso di procedura di dimissione dall’Ordo Virginum di una consacrata che viene meno in modo grave agli impegni assunti e la cui vita diviene motivo di scandalo nei fedeli, si osservino le procedure adottate dal diritto universale per gli Istituti di vita consacrata, adattandole per analogia all’Ordo35.24 Il gruppo di collegamento nazionale e regionale

L’esperienza vissuta in questi anni nella Chiesa in Italia ha consentito di apprezzare la costituzione di gruppi di collegamento tra le vergini consacrate dell’Ordo Virginum, sia a livello regionale che nazionale.

Tali forme di collegamento risultano utili e promettenti per la condivisione delle esperienze, per l’approfondimento di tematiche di interesse comune, per la promozione della conoscenza dell’Ordo Virginum, per la proposta di contenuti e metodi sempre più adeguati in ordine ai percorsi formativi in tutte le loro fasi, e per presentare ai Vescovi suggerimenti e indicazioni utili per qualificare la presenza dell’Ordo Virginum nelle Chiese in Italia.28 «Un’essenziale “regola di vita” definisce l’impegno che ciascuna di voi assume col consenso del Vescovo, sia a livello spirituale sia esistenziale. Si tratta di cammini personali» (BENEDETTO XVI, Discorso alle partecipanti al Congresso dell’Ordo Virginum sul tema “Verginità consacrata nel mondo: dono per la Chiesa e nella Chiesa”, 15 maggio 2008, n. 5).
29 Cfr Ap 14,4.
30 Cfr Consacrazione delle Vergini, Premesse, n. 2, p. 59.
31 Cfr ib., Riti esplicativi, n. 48, p. 81.
32 Cfr Vita consecrata, n. 42.
33 Consacrazione delle Vergini, Omelia, n. 29, p. 69.
34 Cfr can. 604 § 2.
35 Cfr cann. 694-704.

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