Chiesa e disabilità: un cammino avviato, ma ancora da compiere per una vera inclusione

Giovedì 11 aprile a Dueville la Santa Messa con il Vescovo

 
 Anche quest’anno il vescovo Beniamino Pizziol celebrerà la Santa Messa Pasquale dedicata alle persone con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori e ai volontari di tutta la Diocesi.
L’appuntamento è per giovedì 11 aprile alle 10.30 nella chiesa arcipretale di Dueville, in piazza Monza.

 La celebrazione, organizzata dalla commissione “Persone disabili e comunità cristiana” della Caritas diocesana vicentina, vuole essere una testimonianza dell’impegno e dell’attenzione di tutta la Chiesa Berica nei confronti dei fedeli disabili. Nel duomo della parrocchia di Santa Maria e Santa Fosca giungeranno gli ospiti dei centri diurni grazie alla collaborazione con le quattro Ulss, e quindi anche con le cooperative e con le associazioni, che operano nel territorio diocesano. «È un’occasione per incoraggiare il coinvolgimento delle persone con disabilità, di qualsiasi tipo, nelle attività parrocchiali – spiega Nicola Ferrando, uno dei membri della commissione -. Ma è anche un modo per sensibilizzare la comunità civile». Come di consueto, i protagonisti della celebrazione saranno le persone con disabilità che animeranno tutta la messa con canti, letture e preghiere. Sul fronte dell’inserimento e dell’integrazione dei disabili nella comunità cristiana, obiettivo a cui punta la commissione della Caritas, secondo Ferrando si può fare ancora molto. «Ci sono alcune realtà, come la parrocchia di Laghetto o quella dei Servi di Maria a Vicenza, che hanno intrapreso dei percorsi di coinvolgimento significativo dei disabili. Si tratta, però, di realtà isolate nate dall’iniziativa dei singoli – precisa Ferrando -. Sarebbe bene, invece, che fossero le parrocchie stesse attraverso i consigli pastorali ad avvicinarsi alle persone disabili della propria comunità trovando le vie più adatte per renderle partecipi. Due anni fa il Vescovo aveva scritto una lettera, rivolgendosi ai parroci, per cercare di stimolare questa presa di coscienza ». «Dal punto di vista delle barriere architettoniche, invece, è stato fatto tanto per rendere accessibili le chiese e le varie strutture – continua Ferrando -. Ora manca l’attenzione anche verso altri tipi di barriere come quelle percettive. Un esempio? Una persona non vedente o chi è affetto da sordità non riesce sempre a seguire le liturgie nella loro totalità. Almeno una parrocchia per vicariato potrebbe pensare a delle celebrazioni adatte a questo genere di disabilità ». «Far in modo che le comunità siano più sensibili anche a questi aspetti è uno degli intenti della nostra commissione, che è sempre pronta a rispondere a ogni richiesta espressa dalle parrocchie sul tema» conclude Ferrando. La messa dedicata ai disabili sarà occasione per mettere in luce queste esigenze, ma soprattutto per vivere un momento di fede e gioia nel segno dell’unione di un’intera comunità cristiana. Per facilitare l’ingresso in chiesa dei tanti fedeli che parteciperanno alla celebrazione di giovedì 11 aprile sono stati coinvolti anche i volontari della Protezione Civile e gli Alpini. La liturgia sarà animata anche dal Coro delle Famiglie di Costabissara


Lorenza Zago