Comunicazione alle Parrocchie a proposito di forniture elettriche, gas, telecomunicazioni e simili

– Visto che nelle Parrocchie passano, non infrequentemente incaricati di Aziende che forniscono energia elettrica, gas e altri servizi , al fine di proporre contratti di fornitura con qualche sconto, che può anche non guastare se il servizio rimane corretto,
– Visto che le Parrocchie, pur nella loro libertà di azione nel rispetto delle normative vigenti, possono incorrere in valutazioni affrettate, superficiali e incomplete,si ritiene di elencare alcuni standard, che stiano alla base di rapporti con le Aziende e di contratti di fornitura, al fine di evitare problemi, incomprensioni e contenziosi, che fanno sempre male o che disturbano più o meno inutilmente.
Ci sono aziende che, in questi ultimi anni, hanno stilato dei protocolli di autoregolamentazione volontaria, cosa che in passato esisteva raramente.
E’ evidente che la Diocesi non può imporre o consigliare alle Parrocchie di fare o non fare un contratto (tra l’altro il Parroco per impegnare l’ente in un contratto deve consultare il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici) o entrare nei particolari specifici di ogni contratto, essendo diverse le esigenze tra Parrocchia e Parrocchia. Né la Diocesi può entrare nelle non piccole problematiche che investono, in questi anni, le aziende operatrici nel settore dell’energia.Allo stato attuale gli standard individuati sono i seguenti:1. Contratti secondo legge con facilità di rescissione in caso di seri problemi o volontà dell’utente come previsto anche dalle leggi in materia. Assenza di oneri sia in entrata che in uscita. Sono esclusi i contratti per sola via telefonica. E’ esclusa per le Parrocchie qualunque sottoscrizione al capitale di Società, a qualunque titolo.
2. Applicazione dei prezzi più convenienti e valutazione dell’IVA sulle utenze (l’IVA dipende dal tipo di utilizzo dell’energia o del gas) (Nota dello scrivente: prezzi troppo bassi non significano servizio più puntuale)
3. Canale facile di comunicazione con l’Azienda, se insorgono problemi.
4. Se si verificano problemi di una certa rilevanza con le Parrocchie, la Società contatterà anche l’Ufficio Amministrativo della Diocesi.
5. Rispetto dell’invio periodico delle fatture previsto dall’Autorità competente per l’energia e il gas e comunicazione immediata all’utente se vengono costatati consumi anomali non standard
6. L’eventuale valutazione delle varie forniture: numero dei contatori, potenze impiegate, rapporto consumo e fissi, differenziazione tariffe per orari non deve avere oneri per l’utenza.La Diocesi di Vicenza, come già stampato nell’altra Comunicazione “Su aziende e società che propongono servizi” (in questo sito), ritiene di non rilasciare autorizzazioni scritte e mirate a nessuna azienda per ovvii motivi. Ritiene che siano sufficienti le note contenute in questo sotto-sito: Ufficio Amministrativo.Francesco Peruzzi
(21 dicembre 2013)