Comunicazioni da parte dell’Ufficio diocesano per la liturgia

A partire dalle nuove normative che il Vescovo, in data 9 settembre 2003, ha inviato a tutti parroci, circa l’Istituzione e l’esercizio del Ministero straordinario della Comunione, l’Ufficio Diocesano per la liturgia precisa che:1. Per l’istituzione di nuovi ministri, è necessario un Corso di Formazione Iniziale che si terrà ogni anno a Vicenza (a Casa Mater Amabilis, in viale Risorgimento n. 74 – telefono n. 0444-545275) nel periodo ottobre-novembre. In altri periodi dell’anno i Vicariati, unendosi tra di loro, soprattutto i più decentrati, possono organizzare il medesimo Corso, dopo aver preso accordi con un responsabile dell’Ufficio Liturgico. Di conseguenza tutte le domande per l’istituzione di nuovi ministri inoltrate negli altri periodi dell’anno dai vari parroci, vengono sospese in attesa della frequenza al Corso di ottobre/novembre 20004, o di eventuali altri Corsi organizzati in loco.2. Per espletare la richiesta relativa alle domande di rinnovo, è necessario unire alla domanda del Parroco anche i tesserini dei ministri interessati (in originale!), in quanto il rinnovo e la relativa firma devono essere apposti sul tesserino da parte del responsabile dell’Ufficio. Si ricorda che il rinnovo è condizionato alla partecipazione di almeno un incontro di spiritualità/formazione organizzato dalla Diocesi appositamente per i ministri della comunione, nell’arco del mandato che dura tre anni. Si invitano, pertanto, i parroci a verificare nei tesserini l’avvenuta partecipazione; qualora essa non fosse registrata si consiglia di sollecitare la presenza del ministro ad uno degli incontri previsti. Si prega di portare all’ufficio liturgico i documenti per il rinnovo esclusivamente nei primi mesi dell’anno solare (gennaio-febbraio), in quanto si considera come data di scadenza il 31 dicembre del terzo anno dalla data riportata nel tesserino del ministro.3. Si ricorda, infine, che l’autorizzazione è concessa per esercitare il ministero in una sola realtà pastorale (parrocchia, ricovero, ospedale…) della Diocesi nella quale si opera. In caso di spostamento in altra diocesi o in altra parrocchia, è necessario richiedere una nuova autorizzazione.Vicenza, 20 dicembre 2003