Corso di formazione per Ministri della Consolazione

Per quattro martedì a partire dal 26 gennaio alla Casa Mater Amabilis a Vicenza

 
Una persona che sia annunciatrice del conforto della vita eterna. Il ministro della consolazione è apparso, come figura, con l’uscita nel 2012 della nuova edizione del Rito delle esequie, ed è alla formazione di questo ruolo che risponde il corso promosso dall’Ufficio liturgico in collaborazione con la Caritas diocesana di Vicenza che si svilupperà in quattro incontri, tutti i martedì sera, a partire dal 26 gennaio fino al 16 febbraio, dalle 20.30 alle 22 in Casa Mater Amabilis, via Risorgimento, a Vicenza, per concludersi con la proposta di una mezza giornata di spiritualità sabato 20 febbraio dalle 9 alle 12.
Un percorso destinato alla formazione di laici e religiosi che possano affiancarsi al sacerdote nella cura pastorale delle situazioni di lutto e nella preparazione dei momenti celebrativi ad esso legati, viste le difficoltà pratiche che si trovano ad affrontare gli stessi preti con un numero sempre maggiore di parrocchie da seguire. «Si tratta di figure nuove a cui chiediamo di collaborare nelle situazioni pratiche, come la guida del rosario in commemorazione del defunto, la cura del primo impatto con la famiglia colpita dal lutto, l’aiuto nella preparazione del funerale – così don Pierangelo Ruaro, direttore dell’Ufficio liturgico – ma a cui affidiamo anche la parte più importante e delicata: il dopo funerale». È in questo momento che le persone che hanno vissuto il lutto hanno più bisogno di una vicinanza che conforti e i ministri della consolazione sono chiamati a rispondere a questa grande necessità.  Nel percorso si presenterà la tematica, si approfondirà la parte teologica del “Credo la risurrezione della carne e la vita eterna” con don Dario Vivian, ci si interrogherà sulle modalità di ascolto compassionevole con la dott.sa Viviana Casarotto, psicologa, psicoterapeuta, coordinatrice dei Servizi Caritas sul lutto e si conosceranno le proposte per l’animazione e la celebrazione del lutto con il liturgista don Gaetano Comiati. «È da cinque anni che proponiamo il corso – prosegue don Pierangelo -. Per un paio di anni abbiamo avuto dalle 30 alle 40 persone, nel 2015 solo una decina. Ma noi insistiamo per creare una mentalità che veda in questa ministerialità “un’occasione per interrogarsi sul modo in cui riusciamo ad essere presenti e a celebrare la nostra fede in Cristo morto e risorto nel momento decisivo dell’esistenza umana che è la morte”, come ha scritto il Vescovo nella lettera di presentazione delle indicazioni diocesane per la celebrazione delle esequie». Margherita Grotto Mappa di dove si svolgerà il corso:  Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana