Cristiani che lavorano, lavoro da cristiani: la preghiera con il vescovo Beniamino al Mercato Ortofrutticolo

Giovedì 28 aprile in preparazione alla festa dei lavoratori

 

Cristiani che lavorano … lavoro “da cristiani”La ricorrenza del 1° maggio, festa del  lavoro e festa dei lavoratori, è una “festa” che ha a che fare con la Chiesa, con le nostre comunità, con l’Anno della Misericordia? Nell’incarnazione il Figlio di Dio sulla terra ha scelto la famiglia di un artigiano, come dice il Concilio: «Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo ha amato con cuore d’uomo». (GS 22)Così il Cristo ci ha rivelato che ogni aspetto della vita umana, di ogni donna e uomo, riguarda anche la Trinità e  ogni itinerario di salvezza ha un aspetto personale, ma sempre vissuto come popolo, come comunità.Ogni comunità è formata da persone e, per vivere, ogni donna e ogni uomo ha il diritto-dovere di dedicarsi a un lavoro, che permetta vita dignitosa per sé e per la propria famiglia, e contribuisca al bene comune di ciascuno e di tutti.Il 1° maggio è una festa celebrata in quasi tutto il mondo: ne nasce uno stimolo alla nostra vita di fede, alla responsabilità degli uni per gli altri cui il Signore ci ha chiamato. Anche una festa “civile” ci invita come cristiani a domandarci «che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?»  (Laudato si’ 160)Oggi, senza nemmeno spostarci geograficamente, sperimentiamo la grazia di avere “il mondo in casa” e di poterci misurare con tanta varietà di desideri, percorsi, visioni culturali. Tale opportunità, difficile da realizzare ma non stupidamente da ignorare, può essere colta come dono e come compito, per comprendere meglio come declinare il Vangelo.Ecco così che la “Commissione diocesana di pastorale sociale del lavoro, giustizia e pace, cura del creato” offre anche quest’anno un momento per riflettere e pregare insieme sul valore e significato del lavoro, sul posto che l’opera delle mani e della testa dovrebbe avere nella nostra vita: “Vivo per lavorare o lavoro per vivere?”.L’appuntamento è per giovedì 28 aprile, il vescovo Beniamino presiederà alle 20.30 la preghiera al Mercato(di fronte alla chiesa di S. Giuseppe al Mercato nuovo in Vicenza), luogo quotidiano di intreccio tra persone e lavori. Le parole che ci guideranno nel percorso sono: Famiglia, Lavoro, Riposo, Relazioni… Come coniugarle? 

Sarà un momento semplice, ma opportuno per riflettere sull’importanza del lavoro e del riposo come dimensioni necessarie per vivere relazioni positive con noi stessi e con gli altri. L’invito è quello di soffermarci su questa “festa” del lavoro e sul suo valore anche nei nostri incontri di comunità e in particolare nelle liturgie della Domenica, giorno del Signore e giorno della comunità, con un testo che verrà inviato a tutte le parrocchie della diocesi. 
 
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