Da oggi in vigore le nuove disposizioni per le Celebrazioni Esequiali nella cappella dell’obitorio dell’ospedale San Bortolo

Il cambio si è reso necessario a causa dell'elevato numero di richieste

 
Le Comunità cristiane del Vicariato urbano di Vicenza, assieme ai loro presbiteri, hanno raccolto con sollecitudine fraterna la problematica fatta presente dai Frati Minori Francescani, responsabili del servizio di assistenza religiosa nell’Ospedale civile, per quanto riguarda l’aumento insostenibile delle celebrazioni esequiali nell’oratorio annesso all’obitorio del nosocomio. Da sempre i Frati cappellani si sono presi cura dei defunti poveri o abbandonati, provvedendo a celebrare le loro esequie, in particolare quando il Comune di Vicenza segnalava la morte di persone di cui nessun altro si sarebbe occupato. Va, tuttavia, riscontrato che a queste situazioni di comprensibile attenzione si sono progressivamente aggiunte molte altre celebrazioni esequiali indirizzate al medesimo oratorio dalle Imprese di Onoranze funebri quando le famiglie dei defunti non intendevano rivolgersi alla parrocchia di origine. A motivo di questo, ancora nel 2007 il Vicariato urbano si era rivolto a tutte le Ditte interessate rinnovando l’invito più volte espresso affinché il parroco proprio del defunto fosse comunque sempre avvertito anche delle celebrazioni esequiali che si sarebbero tenute all’obitorio. In questi ultimi anni le richieste di celebrazioni esequiali nell’oratorio delle celle mortuarie dell’Ospedale sono cresciute a tal punto da divenire insostenibili. La fraternità dei Minori Francescani, infatti, si è trovata ad affrontare questo problema sempre più impegnativo proprio in concomitanza con la progressiva diminuzione del numero dei frati dedicati al servizio in Ospedale. Tenendo conto di tutto questo, i presbiteri del Vicariato urbano, riuniti nella Congrega unitaria del 13 ottobre 2016 nel Centro parrocchiale di S. Pio X hanno convenuto sulla necessità di dare nuove e precise indicazioni in merito alle celebrazioni esequiali nell’oratorio dell’obitorio dell’Ospedale civile di Vicenza. Tali disposizioni, di seguito riportate, entreranno in vigore il 13 febbraio 2017. Per quanto riguarda il punto 5 delle sottostanti indicazioni, nell’attuale situazione di transizione si faccia riferimento alla Segreteria del Vicario Generale (vicario.generale@vicenza.chiesacattolica.it –  0444.226300). Auspico che queste indicazioni vengano accolte con spirito di collaborazione dai vari soggetti interessati, avendo come finalità ultima la ricerca del bene di quanti vivono l’esperienza del lutto. In quest’occasione, pur laboriosa e problematica, intendo rinnovare ai religiosi, alle religiose e ai volontari presenti e operanti in Ospedale la stima, la simpatia e la riconoscenza delle Comunità cristiane per la straordinaria opera di “ordinaria” carità profusa in tutti gli ambienti del San Bortolo. Vicenza, 31 gennaio 2017   Il Vicario Generale Mons. Lorenzo Zaupa  LA CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIENELL’ORATORIO DELL’OBITORIO DELL’OSPEDALE CIVILE DI VICENZA   1) ASPETTI PASTORALI Il servizio di assistenza religiosa all’Ospedale civile, assicurato dalla Cappellania ospedaliera, è rivolto ai malati ricoverati o in ogni caso in cura, ai loro parenti e assistenti e al personale medico e paramedico con cui intende cooperare per la salute integrale di quanti frequentano il San Bortolo. L’assistenza religiosa delle situazioni di lutto, dal momento dell’annuncio della morte fino all’accompagnamento di chi ha perso una persona cara, è responsabilità principalmente della Comunità cristiana in cui il defunto e la sua famiglia vivono o cui fanno riferimento in modo continuato e abituale. “Seppellire i morti”, come dice l’espressione tradizionale, non è solo un’opera di misericordia, ma è anche una delicatissima situazione antropologica in cui i cristiani sono chiamati sia ad annunciare la risurrezione del Signore sia a prendersi cura di chi sta soffrendo per la separazione e il lutto. L’edificio dell’oratorio dell’obitorio rappresenta un prezioso spazio di preghiera e di riflessione offerto a chi viene ad onorare il corpo dei propri cari defunti e come tale va conservato, rispettato e valorizzato, anche promuovendone un miglioramento artistico e liturgico.   2) INDICAZIONI PER LE CELEBRAZIONI ESEQUIALI NELL’OBITORIO DELL’OSPEDALE CIVILE DI VICENZA 1. La cura pastorale delle situazioni di lutto a seguito di decessi avvenuti in Ospedale o, in ogni caso quando il defunto viene portato nelle celle mortuarie, è assunta dalle Comunità cristiane dei defunti e delle loro famiglie. L’interlocutore ineludibile è la Parrocchia di origine o di pratica abituale. 2. Non è più possibile fissare la celebrazione esequiale nell’oratorio dell’obitorio con la presidenza liturgica di uno dei frati della Cappellania. 3. La famiglia del defunto è invitata a prendere direttamente contatto con i presbiteri della Parrocchia o dell’Unità pastorale. Se anche i familiari incaricassero gli operatori delle Imprese funebri ad espletare tutti gli aspetti inerenti al funerale, non sia trascurata la richiesta dei presbiteri di avere un dialogo diretto con i familiari del defunto. 4. Quanti avessero motivi seri e gravi per richiedere per il proprio caro la celebrazione esequiale nell’oratorio annesso alle celle mortuarie, dovranno in ogni caso concordare tale opzione solo con i presbiteri della Comunità cristiana interessata. 5. Se il defunto non è chiaramente riferibile ad alcuna Comunità cristiana (come nel caso di poveri senza fissa dimora o di altre persone non stabilmente residenti in Città o di apolidi) gli operatori del servizio funebre potranno rivolgersi al Vicario cittadino che aiuterà a concordare la modalità più opportuna per la celebrazione esequiale.