Dalla religione alla “spiritualità”

L'intervento del professor Rossano Fritz De Col alla Scuola del Lunedì

 
Il 24 febbraio 2014, al secondo appuntamento dell’anno con la Scuola del Lunedì per la formazione permanente del clero, è intervenuto Rossano Zas Fritz De Col, docente di teologia spirituale alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e alla Pontifica Università Gregoriana.

Invitato a tenere una lezione su «Una nuova “spiritualità”: dalla religione alla “spiritualità”» (ascolta la relazione), il relatore ha fatto riferimento, tra le tante voci oggi presenti al dibattito sul tema, a quella per lui più significativa di Zigmut Bauman.

A partire dal pensiero di questo autore, ha sottolineato, per prima cosa, che viviamo in un mondo globalizzato, dove il tempo, rispetto al passato, risulta accelerato. Queste due coordinate determinano la possibilità di poter disporre di molte più cose con grande rapidità.

Il professore fa risalire la formazione di questa eterogeneità culturale, che è anche religiosa, al Rinascimento per proseguire via, via con la rivoluzione religiosa in Occidente (la Riforma luterana), lo sviluppo tecnologico, le rivoluzioni politica ed industriale. Tale cammino ha generato la cosiddetta “società liquida” caratterizzata dalla sensazione che tutto sfugga di mano, determinando così anche la perdita di contatto con la tradizione tramandata da generazioni ed elemento di aggancio e di identità.

Oggi, trasmettere ciò che si è ricevuto diventa sempre più difficile, complicato. Un dato che coinvolge anche l’identità cristiana, la quale deve affrontare il problema di comunicare una tradizione bimillenaria in un’epoca in cui l’attività dell’uomo sembra far scorrere il tempo sempre più velocemente.
 

Questo tipo di società analizzata da Bauman poggia su tre caratteristiche:
 
1) la paura e l’insicurezza fondate su quanto è frutto dell’impegno dell’uomo (cfr. energia nucleare);
 
2) il consumismo, che si regge su verbi quali comperare, spendere, è finalizzato a superare la paura;
 
3) l’individualismo che, paradossalmente, conduce alla massificazione.
 
Questi dati quale influenza hanno avuto sul vissuto del cristianesimo?
 
Dopo uno sbilanciamento sul versante sociale, scaturito anche dalla riflessione del Concilio Vaticano II, c’è, ai nostri giorni, un ritorno alla religione, o meglio c’è una richiesta di spiritualità, di un “qualcosa in più”. Il cattolicesimo è un’opzione, che può aiutare la singola persona nella scelta da fare, tenuto presente però che, oggi, in un contesto che vede in crisi l’istituzione in quanto tale, è necessario puntare sull’esperienza, senza con questo accantonare il dato oggettivo, dogmatico.

C’è bisogno, domanda di spiritualità, perché è stata riscoperta la trascendenza.


Le decisioni personali sono da leggere in tal senso e quindi è importante aiutare l’individuo a fare esperienza di Gesù Cristo e del suo amore. Ecco il motivo che giustifica un urgente cambio di mentalità, dal momento che i vecchi metodi non funzionano più, e una domanda si impone: quale proposta esiste per fare esperienza di Gesù Cristo? Un interrogativo da inserire nel contesto contemporaneo caratterizzato da una società massificata, dove diventa difficile elaborare un atteggiamento critico fondante delle scelte conseguenti (Bauman).
 
Dobbiamo constatare che, nonostante questa sia la realtà, oggi continuiamo a trasmettere più contenuti che esperienze. Un dato riguardante anche la fede: come la si trasmette oggi? E’ una fede più concettuale o esistenziale? Non abbiamo forse un approccio più dogmatico che esistenziale alla vita cristiana?
 
Massimo Pozzer

 
Il prossimo appuntamento della Scuola del Lunedì è il 3 marzo 2014, alle ore 9.15 nel Centro pastorale “Arnoldo Onisto” in borgo Santa Lucia n. 51 a Vicenza, con la relazione dal titolo L’enigma della corporeità (bisogni, domande, desideri): suo ruolo nei processi educativi tenuta da don Mario Antonelli, docente di Teologia fondamentale nel Seminario arcivescovile di Milano.   
 
IL CALENDARIO DI TUTTI GLI INCONTRI DELLA SCUOLA DEL LUNEDI’ 2014