Domenica 26 aprile si celebra la 52° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

In Diocesi numerose le occasioni e le proposte di accompagnamento dei giovani

 
Si celebra domenica 26 aprile la 52a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, intitolata “È bello con te”.
Bellezza e santità, vocazione e cammino: sono queste le idee di fondo che accompagnano questa giornata, anche nella nostra diocesi.
 
«La Chiesa di Vicenza, in questa domenica, prega per le vocazioni in senso ampio, non solo per le chiamate alla vita consacrata, ma per ogni vocazione, a 360 gradi – afferma don Gianni Magrin, responsabile della Pastorale vocazionale diocesana -. È attraverso le proprie esperienze di vita, gli incontri, ciò che di buono nel popolo di Dio vede, che ciascuno declina la propria vocazione, se ne prende cura e cerca la mediazione importante di accompagnatori (padri e guide spirituali) che aiutano a leggere la chiamata che Dio rivolge a ognuno. Per questo la vocazione è un cammino, ed è bellezza, prima di tutto nel vedere che tanti giovani si riconoscono amati da Dio. Questa bellezza stessa è un cammino».
 
Nella diocesi di Vicenza, già da diversi anni si parla di vocazione come stile di vita, aperto a ogni chiamata e non solo al sacerdozio o alla vita religiosa. «Posso essere chiamato al servizio, alla vita matrimoniale, a consacrarmi. Ma se anche la Chiesa e una mentalità forse un po’ datata considerano ancora alcune vocazioni “speciali” rispetto ad altre, la realtà è diversa e chi lavora in ambito vocazionale sa che ci sono tanti modi diversi per rispondere al Signore – spiega suor Paola Germani, suora dorotea, madre maestra, animatrice del Sichem e membro del Centro diocesano vocazioni -. Per questo, mi piace associare alla parola vocazione la parola provocazione: chi fa discernimento sulla propria vocazione è provocato a vivere fino in fondo, per scoprire la gioia di poter donare la tua vita a Dio e quindi agli altri».

Per Tommaso Carrieri, invece, ventunenne vicentino, studente all’Istituto di scienze religiose che sta  concludendo il cammino del Sichem, vocazione è «essere strumento