IL COMMENTO

“Duc in altum”. La nave “Concordia” e la Barca di Pietro

Una riflessione di don Alessio Graziani

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul recupero di una nave finita tra gli scogli. Si era avvicinata troppo alla terra, si era addirittura “inchinata” ossequiosa alle cose della terra, restando poi prigioniera, incapace di tornare al largo. Il suo nome suonava “concordia”, ma in essa alcuni hanno trovato la morte.
 
Vi è un’altra nave che solca i marosi dei secoli: si chiama Chiesa. La barca di Pietro.
 
Anch’essa a volte corre la tentazione di inchinarsi alle cose della terra: il denaro, il potere, le passioni. Anch’essa a volte si è pericolosamente avvicinata agli scogli di sirene insidiose. Gli ultimi portavano nomi famosi: Vatileaks, IOR…
 
Ma Benedetto il comandante in seconda, a differenza di altri umani ufficiali, con coraggiosa umiltà ha chiesto aiuto. Ed è arrivato Francesco a rimettere in rotta la nave. Mentre il divino nocchiere, dal ponte più Alto, sorride.
 
Alessio Graziani