Ecco la “Notte dei senza fissa dimora”: per dormire sotto le stelle in segno di condivisione e solidarietà con chi non ha più una casa

 
Sabato 18 ottobre torna, come avviene da alcuni anni in occasione della Giornata Mondiale di Contrasto alla Povertà, la manifestazione nazionale “La Notte dei Senza Dimora”, organizzata in diocesi per il terzo anno consecutivo dalla Caritas diocesana in rete con le altre realtà del territorio che si occupano delle persone in situazione di esclusione sociale.

L’iniziativa si articolerà nelle piazze di Arzignano, Bassano del Grappa, Lonigo e Vicenza, mentre concluderà la serie di iniziative, sabato 25 ottobre, piazza Rossi a Schio.

Quest’anno saranno due le piazze, Bassano del Grappa e Vicenza, dove molti giovani passeranno la notte dormendo sotto le stelle, tra cartoni e sacchi a pelo.
Nel capoluogo, in particolare, sarà proprio l’amministrazione comunale ad ospitare i partecipanti, nel cortile di Palazzo Trissino.

Il tema dei diritti di cittadinanza, che passano attraverso la possibilità di ottenere la residenza anche quando non si ha un posto dove vivere, sarà al centro dell’edizione di quest’anno.
La Caritas Vicentina da tempo infatti sta sollecitando i Comuni ad attivare la cosiddetta “via anagrafica”: una via fittizia grazie alla quale diventa possibile iscrivere all’anagrafe – rendendole quindi “visibili” e perciò titolari di diritti – le persone senza dimora.
 
Questo tema sarà al centro di un incontro che anticipa la Giornata Mondiale di Contrasto alla Povertà: venerdì 17 ottobre 2014 alle ore 11 al Teatro San Marco di Vicenza infatti interverrà il giudice Gherardo Colombo, ex magistrato del pool di Mani Pulite, che affronterà il tema dei “Diritti e doveri di cittadinanza”, coinvolgendo una platea formata da 300 studenti e da tutti coloro che vorranno intervenire. Con l’occasione verrà presentata la ricerca, “Come e perché la via anagrafica nei diversi comuni della diocesi e della provincia di Vicenza”; a commentare i dati e rispondere alle domande è stato invitato anche l’avvocato di strada Michele Carotta.

Il tema dei diritti di cittadinanza sarà presente poi in tutte le sedi della Notte dei Senza Dimora, con il racconto delle difficoltà incontrate da chi perde la residenza e la “Biblioteca Vivente” che illustrerà come la mancanza di diritti e riconoscimento possa emarginare completamente  chi già è fragile e in difficoltà.
Previste anche mostre e una raccolta firme per sollecitare l’istituzione della via anagrafica.
 
La ricerca sulla via anagrafica
Per tutta l’estate una rappresentanza dei “Giovani della Notte” con il Sert di Vicenza, le cooperative Cosmo, Cosep, Samarcanda e Avvenire, su invito della Caritas Diocesana Vicentina, ha lavorato per raccogliere i nomi delle vie anagrafiche per persone senza casa nei 140 Comuni della Diocesi di Vicenza. La ricerca ha permesso di scoprire che su 136 comuni che hanno collaborato 67 hanno istituito la Via, mentre 69 ancora non l’hanno fatto. Troppo spesso però la via Anagrafica viene intitolata con nomi poco rispettosi della dignità delle persone. La Caritas Vicentina ha quindi ritenuto opportuno lanciare una petizione per chiedere a questi 69 Comuni di dotarsi di questo strumento e agli altri (solo 10 hanno un nome ritenuto pertinente) di cambiare i nomi come Via dei senza fissa dimora, Via senza residenza, Via inesistente, e simili. Nel Vicentino, grazie all’istituzione della Via anagrafica, circa 300 persone senza casa hanno potuto sinora conservare o riottenere la residenza e con essa la possibilità di accedere ai servizi sociali e sanitari, rimanendo cittadino a tutti gli effetti. Naturalmente il numero di persone che avrebbe diritto all’iscrizione alla via anagrafica rimane imprecisato a causa del mancato rispetto di questa disposizione da parte di molte amministrazioni, ma è palese che queste persone, di cui non si può avere notizia, vivono in un disagio aggravato dalla condizione di essere dei “nessuno”, nei confronti della comunità in cui vivono.
 
(servizio a cura di Ufficio Stampa Caritas diocesana)