Esplorificio7: il Festival Biblico a misura di giovani

Mercoledì 14 maggio l’incontro con Simona Atzori

 
Parola d’ordine: esplorare.
Obiettivo: vivere i giorni del Festival Biblico (28 maggio – 2 giugno) a Vicenza in modo nuovo.
Modalità: il pellegrinaggio e la convivenza.
Ingredienti: sette cammini, una sfida di senso, divertimento, esperienza e responsabilità.
Campo base: Centro Culturale S. Paolo, Viale Ferrarin 30, Vicenza.
Team: Esplorificio7.
 
La sfida del “progetto Esplorificio”, nato dai giovani per i giovani, sta nell’orientare il cammino dei ragazzi attraverso attività che andranno a coinvolgere più persone possibili, caratterizzate – il nome stesso la dice lunga – dall’esplorazione e dall’azione concreta, dai lavori di gruppo, dalla convivenza, dal ritorno all’analogico, dall’educazione alla bellezza, tenendo fede al tema del festival, “Custodire il creato, coltivare l’umano”.
 
«Il festival biblico è un evento davvero bello, ma fino all’anno scorso poco conosciuto e fruito dai giovani – racconta Stefania Gazzea del team Esplorificio7 -. Abbiamo pensato di raggiungerli parlando il loro linguaggio, facendo vedere loro, con occhiali nuovi, quello che già il festival offre. Un filtro per apprezzare quello che di buono già c’è.»
 
Due saranno le attività proposte ai giovani under 35: una convivenza comunitaria nei giorni del festival e l’esplorazione di 7 “Percorsi del Pellegrino”.
 
Dal Centro Culturale San Paolo, trasformato per l’occasione in Ostello della Gioventù, prenderanno il via i cammini e la convivenza.
Sempre lì, i giovani potranno condividere le esperienze vissute durante la giornata e festeggiare.
 
Un luogo dove poter risiedere gratuitamente per il pernottamento, oltre che per vivere momenti comunitari quotidiani, quali la pulizia degli ambienti, la gestione attiva della casa,…
 
La proposta del pellegrinaggio, invece, prevede l’attivazione di sette percorsi di libertà, verità e ricerca a partire da interrogativi che solleticano dentro.
Ogni cammino sarà caratterizzato da una domanda (Sei sempre presente qui ed ora? Fermati, come chiami questo sentire?, Decidi di sapere cosa vuoi o di prendere cosa viene? Pace come cammino: cosa sei disposto a perdere? Chi sono io per te? Cosa farei se non avessi paura? Saprei accogliere la verità?) un colore dell’arcobaleno (rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, viola), una figura biblica di riferimento (gli amanti del Cantico dei Cantici, Re Davide, Mosè, Giovanni Battista, le tre Marie, Giuseppe, Gesù), e sarà formato da eventi a cui partecipare, azioni da realizzare e luoghi da visitare.
Percorsi o, meglio, “cammina-menti” fruibili da tutti, che si risieda o meno nel luogo dell’ospitalità.
 
Ogni pellegrino, che non è altro che il giovane di oggi, sempre in ricerca, in movimento, sarà invitato a scegliere un percorso partendo da una domanda che sente più sua.
A lui verranno suggeriti spunti di senso per essere agente protagonista nel territorio e scandire il tempo attraverso attività di volontariato, incontri personali, flash-mob, spritz letterari, scoprendo e visitando associazioni del territorio, spazi della natura, luoghi di culto o di interesse artistico in città e provincia.
 
A dare il via a questa importante esperienza un’ospite d’eccezione, Simona Atzori, nota ballerina e pittrice, priva di braccia dalla nascita, che stimolerà i giovani sul senso della felicità nella serata che si terrà, con la collaborazione della pastorale Giovanile di Vicenza, Noi Associazione e Fondazione Zoé, il 14 maggio alle 20.45 all’Ekuò Cinema, Patronato Leone XIII a Vicenza, dal titolo “Cosa ti manca per essere felice?”.
Una prima occasione per riflettere su una serie di domande che daranno il via ad una ricerca di senso che troverà il suo apice nei giorni del festival.
 
Articolo da La Voce dei Berici del 10 maggio 2015