Giornata mondiale della gioventù: sabato 16 luglio alle 20.30 a Monte Berico il mandato del Vescovo Beniamino ai giovani

 
Sarà meditativa, semplice, silenziosa. Il suo scopo sarà solleticare le vite, le esperienze di ognuno attraverso domande. Si tratta della veglia di mandato per i pellegrini in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù, a Cracovia, un momento di riflessione e preghiera con il vescovo mons. Beniamino Pizziol in programma sabato 16 luglio, alle 20.30, al Santuario di Monte Berico, esattamente due giorni prima della partenza per la Polonia, della proposta lunga.
 
«Sarà tutto concentrato su interrogativi che hanno, come scopo, quello di metterci in moto, di farci uscire inquieti, di darci la voglia di partire e di cercare, in vista di un’esperienza che ci cambierà», spiega Laura Pigato, collaboratrice dell’ufficio della pastorale giovanile per la Gmg, con Matteo Refosco e don Lorenzo dall’Olmo. Sono 785 i pellegrini in partenza, ognuno con il suo bagaglio di esperienze di fede, ognuno con le sue domande.
La veglia lavorerà proprio in questo senso, andando a scavare nell’interiorità di ciascuno. Aiuteranno, in tal senso, le suggestioni riprese da uno dei libri inseriti nel kit del pellegrino, “Il Cristo dei papaveri” di Christian Bobin, autore e poeta francese. Una serie di frasi che raccontano l’esperienza che Bobin ha di Gesù e che saranno motivo di riflessione durante la veglia.

Ma le domande non terminano qui. Ogni occasione sarà propizia per solleticare i presenti. Lo stesso Vangelo di Marco, preso come punto di riferimento per la veglia, interroga nel profondo: “Ma voi, chi dite che io sia?”. È la domanda che Gesù pone ai suoi discepoli. Non chiede una definizione astratta, ma il coinvolgimento personale di ciascuno. I discepoli, come i partecipanti alla veglia, sono chiamati a dare una risposta secondo la loro esperienza di vita.Gesù era solito insegnare ed educare alla fede attraverso le domande. Così sarà anche sabato 16 luglio. Seguirà alla lettura del Vangelo una riflessione del vescovo, chiamato anche ad inviare i giovani verso l’esperienza polacca. “Il nostro è anche un viaggio che ci porta a incontrare un popolo – prosegue Laura -, un popolo con una storia sofferta dal punto di vista della fede. Ma questa storia può incrociare le nostre domande, perché si è Chiesa nel momento in cui le esperienze si incontrano. Si lanceranno anche qui, dunque, lampi di intuizione”. Suggestioni personali, suggestioni dal vescovo, suggestioni storiche e spirituali della terra che ospiterà la GMG. Quella del 16 luglio sarà una veglia meditativa, un inno alla semplicità e al movimento, quello del cuore seguito, qualche giorno dopo, anche da quello delle gambe.Margherita Grotto