I funerali del Cardinale Marco Cè

L'affettuoso ricordo del Vescovo Beniamino Pizziol


Sabato 17 maggio 2014 alle ore 10.00 nella Basilica di San Marco i fedeli della diocesi di Venezia si stringono in preghiera per l’ultimo saluto al loro amato patriarca emerito, il cardinale Marco Cè. Con loro anche tanti fedeli, preti e vescovi di tutta la regione ecclesiastica del Triveneto che hanno sempre apprezzato la mitezza, il tratto amabile e la dedizione pastorale di questo autentico uomo di Chiesa.
 
Mons. Beniamino Pizziol lo considera “il padre del mio sacerdozio”, avendo vissuto con lui un periodo di lunga, profonda e intensa sintonia spirituale e pastorale. Nei 23 anni dell’episcopato del cardinale Cè (dal 1978 al 2002) l’attuale vescovo di Vicenza è stato infatti parroco a Venezia, ricoprendo anche diversi incarichi diocesani e potendo conoscere così da vicino la personalità e la spiritualità del patriarca emerito.
 
«Un consiglio che mi ha dato, e che tengo molto caro come vescovo – ha ricordato mons. Pizziol – è di non rompere mai con le persone, anche a costo di sembrare debole o di sentirti non capito o di essere giudicato erroneamente. L’importante – mi diceva sempre –  è mantenere con tutti sempre un rapporto di amicizia; questo nel tempo ti farà recuperare anche quello che sembrava perso».

Ed è proprio nella ricerca di questa unità e concordia che il patriarca Cè ha sempre lavorato nella sua diocesi, costruendo comunione nel presbiterio, promuovendo l’ecclesiologia e la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, cercando costantemente il dialogo dentro e fuori la Chiesa, anche con i non cristiani e con le Istituzioni pubbliche e, soprattutto, mettendo al primo posto la spiritualità rispetto agli impegni e alle cose da fare. Uno stile evangelico che gli ha conquistato la stima e l’affetto del clero e della gente che oggi con gratitudine lo affida all’abbraccio del Padre.

 
Alessio Graziani