I migranti della Diciotti arriveranno anche a Vicenza?

La disponibilità della Diocesi alla Caritas nazionale

  
 Nella conferenza stampa del 4 settembre il Vescovo ha annunciato che non arriveranno migranti della Diciotti a Vicenza. La disponibilità delle Diocesi italiane è stata superiore a quanto necessario. Il Vescovo ha confermato la disponibilità della nostra Diocesi qualora si verificassero altre situazioni di emergenza.  Si è diffusa in questi giorni la notizia del prossimo arrivo nella Diocesi di Vicenza di alcuni migranti sbarcati in Italia dalla nave Diciotti. La Diocesi di Vicenza ha effettivamente dato la disponibilità a Caritas Nazionale per accogliere un massimo di quattro di questi migranti attualmente ospiti temporaneamente nel Centro di Rocca di Papa. In questi giorni Caritas nazionale sta raccogliendo e valutando la disponibilità di moltissime diocesi e altre realtà ecclesiali italiane che hanno espresso la medesima disponibilità. Da quanto ci è dato di sapere, la ridistribuzione dei migranti sul territorio nazionale non avverrà dunque che a partire dalla prossima settimana. Nel frattempo Caritas diocesana sta lavorando per individuare quello che potrebbe essere il luogo migliore per tale accoglienza (sia dal punto di vista della struttura che dei volontari), qualora la disponibilità espressa dalla nostra Diocesi trovasse esito positivo.    Nello stile più volte richiamato dal Vescovo mons. Pizziol sui modi dell’accoglienza, ricordiamo che qualora dovessero arrivare nel vicentino, anche i migranti della Diciotti saranno destinati ad una piccola accoglienza, seguiti da un team preparato e sufficientemente numeroso di volontari e sostenuti economicamente solo attraverso i fondi messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana. Anche in questo caso, l’accoglienza dovrà risultare infatti un’esperienza serena e positiva tanto per le persone che eventualmente arriveranno, che per la comunità e il territorio che dovessero accoglierle.  Fintantoché non avremo la certezza da Caritas Nazionale dell’arrivo di  questi migranti e non sarà stato individuato definitivamente il luogo dell’accoglienza tra i diversi che si stanno prendendo in considerazione, il Vescovo e la Diocesi preferiscono non commentare ulteriormente la vicenda, volendo garantire in primo luogo un approdo sereno a persone che già troppo hanno sofferto.  ANSA  30 agosto 2018 – Hanno subito anni di violenze, alcuni sono stati tenuti sotto terra in un magazzino, venduti due o tre volte, e in quello stato di detenzione durato per molto tempo sono nati sedici bambini tutti morti dopo 4-5 mesi. E’ quanto raccontano molti dei profughi eritrei che erano a bordo della nave Diciotti e sono ora ospitati nel centro ‘Mondo migliore’ a Rocca di Papa. In queste ore emergono dalle interviste rilasciate agli operatori sociali del centro, le storie dei migranti durante tutto il percorso che hanno fatto in questi anni prima di arrivare in Italia.Alcuni di loro hanno detto di essere stati tenuti sottoterra in un magazzino in Libia e qui delle donne hanno anche partorito per poi vedere morire i propri figli. A quanto si è appreso, nessuno dei cento migranti ha problemi di salute, questo anche grazie ai soccorsi medici degli ultimi giorni a Catania. Tra i nuovi ospiti del centro arrivati ieri ci sono anche 5 o 6 coppie sposate e in tutto 8 donne, vittime di abusi sessuali. La giornata di oggi è stata dedicata alle interviste degli operatori sociali e ulteriori visite mediche. I migranti stanno ora riposando e, riferiscono gli operatori, “non hanno idea di quello che sta succedendo in queste ore intorno a loro, tantomeno del perché”. La maggior parte degli ospiti parla il tigrigno, la lingua ufficiale in Eritrea.I cento profughi hanno viaggiato a bordo di due pullman privati, scortati dalla polizia. Al loro arrivo nella cittadina laziale gli eritrei sono stati accolti da una folla divisa fra contrari e favorevoli all’accoglienza.Altri 39 naufraghi sono rimasti invece nell’ hotspot di Messina in attesa di essere trasferiti in Irlanda e Albania, nazioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. Cei, stanno bene ma sono stanchi e denutriti – I migranti della Diciotti arrivati a Rocca di Papa “stanno bene” anche se sono “stanchi e denutriti”. E’ l’aggiornamento delle notizie sulle persone ospitate da Mondo Migliore, diffuso in una nota della Conferenza Episcopale Italiana. “Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri sera sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza. Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l’attenzione alla storia personale di questi fratelli”, spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di Diocesi è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti. “I giovani stanno bene – aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo -: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso”.