I preti della diocesi riuniti in Assemblea si interrogano sulla presenza della Chiesa sul territorio

Mons Pizziol: "Siamo chiamati ad essere luce, sale, lievito, al modo del Vangelo"

 Anche quest’anno l’Assemblea diocesana del Clero ha visto una nutrita partecipazione. Oltre duecento i preti che si sono ritrovati giovedì 29 ottobre al Centro Onisto per ascoltare la parola del Vescovo e confrontarsi sulla distribuzione dei presibiteri in diocesi. Ma non solo. Nei dialoghi e nello scambio di esperienze che hanno caratterizzato i lavori di gruppo a partire dai diversi spunti offerti dall’introduzione di mons. Pizziol, è emerso chiaramente come il tema centrale per la chiesa di oggi sia quello di ridefinire in modo evangelicamente significativo la propria presenza sul territorio della diocesi. “Vedo tre nodi fondamentali – aveva detto mons. Pizziol nell’introdurre la mattinata – su cui siamo chiamati a vivere una condivisione di idee e un vero discernimento comunitario: il nostro modo di vivere il ministero ordinato (e qui il tema della fraternità presbiterale è prioritario), la necessità di ripensare la nostra presenza sul territorio (è giunto il momento forse di rivedere il significato dei vicariati, ma anche di verificare seriamente l’esperienza delle unità pastorali) e infine la crescita della corresponsabilità e della sinodalità con i laici“.Al termine dell’Assemblea il Vescovo ha ricordato alcune delle sfide poste dalla situazione socioculturale odierna, affermando che può capire la stanchezza sperimentata da molti preti impegnati nel loro ministero. “Il pericolo più grande – ha detto il Vescovo – è quello di perdere la gioia del ministero e accontentarsi di conservare l’esistente, facendo venir meno così anche la spinta missionaria. Dobbiamo reagire, trovando forza nel Vangelo che ci spinge ad essere luce, sale, lievito nel mondo. Presenza magari piccola ma significativa”.
 don Alessio Graziani