I testi eucologici e indicazioni liturgiche
per le Celebrazioni proprie
della Diocesi di Vicenza

 L’ultima edizione tipografica del “Proprio della Diocesi di Vicenza” è del novembre 1981 e rimane come frutto dell’applicazione della riforma conciliare e del riferimento alla Prima edizione italiana del Messale Romano. Da allora non sono mancate circostanze che hanno reso via via sempre più inadeguato il sussidio ufficiale della nostra Chiesa: basti pensare alla seconda edizione tipica italiana del Messale (1983) e ai nuovi Santi e Beati vicentini che sono stati riconosciuti in questi anni. Nel frattempo la Chiesa italiana ha  avviato un impegnativo lavoro di revisione sia del Lezionario che del Messale: il primo vedrà quest’anno il completamento della sua edizione rinnovata, per il secondo si può ipotizzare la pubblicazione della terza edizione tipica italiana entro il prossimo anno. Per questi motivi non si è ritenuto opportuno procedere alla ristampa del Proprio della Diocesi, che avrebbe dovuto, inoltre, ottenere la conferma della Congregazione per il Culto divino per tutti i nuovi testi introdotti.  Tuttavia sono molte e insistenti le richieste di avere a disposizione, in forma organica e completa, i testi per le celebrazioni diocesane. In modo provvisorio, pertanto, si mette a disposizione il  materiale che segue: esso è costituito dall’eucologia del Proprio della Diocesi approvato dalla Sede apostolica nel 1981, cui si aggiungono i testi transitori sperimentati per le nuove memorie liturgiche. Sono presenti anche i formulari delle Messe pubblicati in questi anni come supplemento ufficiale al Messale italiano. È comunque importante notare che, anche in mancanza di testi specifici, attraverso l’uso dell’ampia eucologia dei “comuni” dei Santi e le indicazioni del Calendario liturgico diocesano è sempre possibile celebrare in modo appropriato e completo le memorie dei nostri Santi e Beati: le note biografiche riportate dal Calendario permettono di individuare le orazioni più adatte. Per quanto riguarda il Lezionario, invece, si è preferito limitarsi a citare le pericopi nel calendario riassuntivo iniziale, anche perché la maggior parte delle celebrazioni è costituita da Memorie nelle quali è più opportuno rispettare il succedersi dei testi del Lezionario feriale.