I Vescovi del Triveneto riflettono sulla formazione dei sacerdoti

Nella due giorni a Jesolo anche l'incontro con i presidenti diocesani di Azione Cattolica

 
Come individuare, preparare, formare e accompagnare al meglio i sacerdoti e, quindi, i pastori delle Chiese di oggi e di domani nell’attuale contesto del Nordest? Su questo tema si sono interrogati e hanno dialogato a lungo i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto riuniti il 7 e 8 gennaio 2016 nella tradizionale “due giorni” d’inizio anno svoltasi presso Casa Maria Assunta a Cavallino (Venezia) ed allargata stavolta ad una cinquantina di sacerdoti variamente impegnati nelle rispettive pastorali diocesane (come rettori e padri spirituali di Seminari, incaricati vocazionali o per la formazione del clero ecc.) e chiamati anch’essi ad offrire il loro contributo di analisi e proposta.
 
Sei sono stati gli ambiti specifici nei quali, in assemblea e nei lavori di gruppo, Vescovi e sacerdoti hanno affrontato tale fondamentale questione:
·        il rapporto del Seminario con la Chiesa diocesana e i sacerdoti diocesani, sia nella fase di ingresso dei giovani che durante il tempo di formazione nella comunità del Seminario ed infine “in uscita”, una volta divenuti preti;
·        le linee teologiche sicure e affidabili che fondano l’identità e il ministero del sacerdote;
·        la vita comunitaria come ambiente educativo privilegiato e le attenzioni da avere al riguardo, per la crescita di ogni singola persona ed anche in continua apertura con tutte le altre dimensioni e gli altri contesti di realtà; 
·        l’attuale impostazione degli studi teologici, soprattutto in rapporto alle singolari esigenze della formazione di giovani e adulti al sacerdozio ministeriale;
·        la scelta e la preparazione delle persone più adeguate da porre come educatori e formatori dei seminaristi;
·        come procedere, infine, di fronte alle richieste – non più rare – di persone adulte e che esprimono il desiderio di diventare sacerdoti.
 
Su questi ambiti, raccogliendo e rielaborando i numerosi spunti e le richieste emerse di particolari approfondimenti, i Vescovi intendono ora proseguire il lavoro collegiale di analisi ed orientamento per giungere anche ad offrire alcune possibili linee comuni sull’argomento.
 
Nel corso della riunione ordinaria della Conferenza Episcopale Triveneto, tenutasi nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio 2016 al termine della “due giorni”, i Vescovi hanno incontrato una folta delegazione della Presidenza regionale e dei Presidenti diocesani dell’Azione Cattolica del Triveneto, presente in tutte le 15 Diocesi dell’area e che raccoglie attualmente oltre 40.000 aderenti.
 
Il vivace dialogo tra i Vescovi e i rappresentanti dell’Azione Cattolica ha riguardato, in particolare, il contributo specifico che l’associazione ecclesiale – in profonda sintonia con i pastori – è oggi chiamata a fornire nell’odierna e mutata realtà delle parrocchie e delle collaborazioni / unità pastorali, delle comunità locali e della società civile, nel dibattito pubblico e nella vita quotidiana del territorio del Nordest.
 
Nel ribadire la grande stima e considerazione per l’Azione Cattolica, è stato ribadito dai Vescovi il prezioso compito dell’associazione come “ponte” di relazione tra persone, tra Chiesa e mondo e nella formazione dei cristiani laici, valorizzando e riscoprendo continuamente la vocazione universale alla santità e la dignità del dono del battesimo ricevuto, come “diaconia di comunione” oggi sempre più indispensabile e secondo le varie e distinte modalità evangeliche di testimonianza (luce, sale, lievito). “Siete una risorsa per le nostre Chiese, abbiamo bisogno della vostra mano. Siate un laicato capace di stare vicino ed anche incoraggiare i nostri preti”, ha concluso il Patriarca di Venezia e Presidente della Cet Francesco Moraglia.
 
Nella serata di giovedì 7 gennaio, inoltre, i Vescovi del Triveneto si sono recati in visita al presepe di sabbia (”Sand Nativity”) allestito in questo periodo al Lido di Jesolo.