III SETTIMANA DI AVVENTO: NELLA PAZIENZA DI APRIRE STRADE DI SPERANZA

 III° Domenica di Avvento: 15 Dicembre 2019 – Scarica le pagine del sussudio 
ALLA TUA PRESENZA SIGNORE
Padre, in un mondo che va di fretta
Tu insegnaci la paziente attesa dell’agricoltore
che coltiva le sue piante giorno dopo giorno.
La sua cura non le esimerà dalle intemperie,
ma proprio questa cura sarà l’unico appiglio che consentirà loro di rialzarsi
e, a suo tempo, portare frutto.
Cristo, Figlio cullato nelle gelide notti del deserto
tra le amorevoli braccia di Maria e Giuseppe,
accompagna i nostri passi lungo nuove strade di prossimità, fiducia e
speranza. 

ASCOLTIAMO LA TUA PAROLA

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 2-6.10-11)
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu
colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo.
E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande dilui».
 DI FRONTE A QUESTA PAROLA MI CHIEDO…
“…come posso vederti Signore? Apri i miei occhi….”
Apri i miei occhi Signore, perché, pur vedendo, non credo….e molte volte decido di non vedere chi è innanzi a me e chiede aiuto…
Apri i miei occhi Signore, perché sappiano vedere la bellezza di un sorriso, la tristezza in una lacrima, il dolore di chi soffre….e non si chiudano davanti ad essi….
Apri i miei occhi Signore, perché sia grato nel contemplare le bellezze del Creato.
Quanto volte mi dico “…non chiudere gli occhi…” perché è difficile stare innanzi a chi sta male, soffre e sta perdendo ogni speranza.
Nel lavoro che svolgiamo l’incontro con chi è nel bisogno mette alla prova…la disponibilità a “stare” con chi è in una condizione di marginalità è una scelta da rinnovare giorno per giorno, minuto per minuto, volto incontrato dopo volto incontrato….dietro le storie che ascoltiamo possiamo vedere bagagli di vita vissuta, esperienze belle e brutte, rovesci nell’esistenza che ribaltano la prospettiva e fanno cadere o rialzare…la condizione perché ciò avvenga risiede tante volte solo in due sguardi che si incrociano e in un dialogo che si intesse punto dopo punto, passo dopo passo e che porta lontano.
Seminare con pazienza, sostenere con cura i germogli della relazione proteggendoli dalle intemperie, vedere le radici fortificarsi e la pianta crescere per portare al fine frutto…è il viaggio che ogni incontro potrebbe far nascere…ed è in questo che noi crediamo e speriamo….con l’aiuto dei tanti volontari che ci accompagnano e che con noi investono tempo e risorse personali per fare “germogliare” Vita nuova!!
(Educatore di Casa Santa Lucia)

 
BENEDICI SIGNORE IL NOSTRO PASTO

Benedici Signore questo cibo
frutto della terra e del lavoro.
Benedici Signore questa famiglia,
luogo di cura e di amore.
Benedici questa famiglia Signore, che giorno dopo giorno cammina nel mondo
e si nutre di Te per far nascere, con pazienza e perseveranza,
piccoli germogli di bene, di condivisione e di speranza.  IN QUESTA SETTIMANA VIVIAMO …
In un mondo che va di fretta, rallento. Penso ad un gesto che svolgo quotidianamente per un’altra persona – una carezza, un saluto, la preparazione di un pasto – e scelgo di viverlo con più calma, per gustare la bellezza di prendersi cura di qualcuno e per riconoscervi la presenza del Padre.