LA STORIA
Blessing è una giovane donna nigeriana, laureata in informatica, che cerca di costruirsi il suo futuro personale e lavorativo a Benin City. Qui incontra una donna pia, membro di una delle tante chiese pentecostali che le dà lavoro, e un giorno le propone di andare a lavorare per il fratello che gestisce dei negozi di informatica in Europa. Ma una volta arrivata in Italia non c’è nessun negozio di informatica. C’è solo la strada. Si rende conto di essere stata venduta come una merce per il mercato del sesso a pagamento, come migliaia di altre donne nigeriane. Un inferno.
Si ribella, fugge e denuncia. Viene portata a Casa Rut, a Caserta, dove, grazie all’accompagnamento delle suore orsoline, cerca di ricostruire se stessa, la sua vita, la sua fede. Ritrova dignità e libertà e ora è pronta a spendersi perché altre donne nigeriane trovino la forza e il coraggio di spezzare le catene di questa schiavitù.
IL LIBRO
Da questa volontà di denuncia e di aiuto, nasce il libro Il coraggio della libertà, in cui Blessing racconta la sua vicenda. Scrive Blessing: “Ero completamente stordita, incredula, impaurita, disorientata. Maman Faith mi introduceva al mio nuovo lavoro e alla mia nuova vita in Europa. Una vita in strada. In quel momento ho saputo che ero finita nelle mani dei trafficanti. Che ero diventata la loro schiava. Come era potuto accadere? Nella mia testa si affollavano tante domande. Ancora oggi non sono in grado di rispondere. Ma ora sono convinta che dovevo passare attraverso quell’esperienza del male per scoprire il vero bene. Per questo ringrazio Dio, perché quello che ho vissuto sulla mia pelle mi permette ora di parlare e forse di liberare altre donne. Sono dovuta scendere nell’abisso per rinascere a una vita nuova”. Il testo, arricchito dalla prefazione diDacia Maraini e dalla postfazione disr Rita Giaretta, fondatrice di Casa Rut, è corredato da una presentazione della giornalista e scrittrice Anna Pozzi sulla tratta e sfruttamento delle donne in Nigeria.
Intervengono alle presentazioni
Blessing Okoedion è nata in Nigeria nel 1986 dove ha studiato e si è laureata in informatica. Dal 2013 vive in Italia e attualmente svolge l’attività di interprete e di mediatrice culturale.
Anna Pozzi, giornalista e scrittrice, si occupa da diversi anni del fenomeno della tratta di persone e delle moderne schiavitù. Su questo tema ha scritto: Schiave (2010), Spezzare le catene (2012), entrambi in collaborazione con Eugenia Bonetti, e Mercanti di schiavi (2016). Ha inoltre realizzato la mostra con relativo catalogo Mai più schiave, sulla tratta di donne nigeriane verso l’Italia. È fondatrice e segretaria generale dell’associazione Slaves no More, che lotta contro il traffico di esseri umani e per la protezione delle vittime.