Il “digiuno digitale” per riscoprire il gusto delle relazioni

Dal 9 al 31 marzo 2014


Stiamo vivendo un’epoca nuova, quella digitale, che sta modificando abitudini e comportamenti. Dentro questo cambiamento si colloca l’iniziativa “Il tempo per noi” con la proposta di un periodo di “digiuno digitale” ovvero con l’intento di limitare l’influenza e il tempo che l’uso di smartphone, tablet e pc hanno nella vita di tutti i giorni per un periodo compreso tra il 9 e il 31 marzo 2014.
 
A promuovere l’esperienza è un gruppo di genitori che si sono confrontati sui comportamenti dei propri figli e sulle difficoltà a stabilire delle regole che non fossero semplicemente limitative ma anche educative.

«Precisiamo subito: digiuno non significa astinenza – afferma Guido Zovico che assieme a Valeria Mancini, ha tirato le fila e dato sostanza al progetto – . Piuttosto significa utilizzare le tecnologie per vere necessità di comunicazione in famiglia, nel lavoro, con gli amici. Spesso ci soffermiamo su questi temi perché osserviamo i ragazzini sempre appiccicati a uno schermo senza renderci conto, più di tanto, che noi adulti facciamo lo stesso. Proviamo a osservare cosa accade nei bar, nei ristoranti, in treno o in autobus. Il tempo per parlarsi, per guardarsi negli occhi, per trasmetterci un’emozione o uno stato d’animo è sempre meno».
 

Ecco, allora, che affrontare questi temi diventa difficile soprattutto se a farlo, si è da soli. Così alcune famiglie hanno provato a immaginare un percorso collettivo che, trovando un interesse sempre più ampio, si è trasformato in un progetto vero e proprio e senza confini.  Nel sito www.iltempopernoi.it, sono presentate le finalità del digiuno digitale ma anche alcune iniziative concrete che in queste ultime settimane sono state messe in cantiere per generare occasioni di conoscenza e approfondimento.
 
Un progetto aperto che, ironia della sorte, proprio il web permette di essere condiviso da chiunque e in qualsiasi luogo. È così che già per questa prima iniziativa nata nella spontaneità di alcune persone gli incontri culturali proposti non toccano solo il quartiere di S. Andrea a Vicenza, dove si è generata l’idea, ma ha collegato anche altri appuntamenti attinenti allo spirito dell’iniziativa e che si svolgono in altre sedi sia in città che in provincia.
 
A S. Andrea, con l’appoggio della locale parrocchia e del circolo dell’oratorio “OSA con NOI”, ci sarà un primo incontro pubblico giovedì 20 marzo con un intervento di Paolo Vidali, filosofo e docente al Liceo “Quadri” di Vicenza, sul tema “L’esperienza digitale”. Successivamente, lunedì 24 marzo, Luca Menini, fisico e docente a contratto Università di Padova, parlerà invece di “Internet o Web? Tecnologie o reti di relazioni? Hardware o software?”. Per concludere, ci sarà un terzo appuntamento, venerdì 28 marzo, nel corso del quale alcuni ragazzi spiegheranno agli adulti come utilizzano i principali social network.

«Quest’ultimo incontro – spiega Zovico – è nato proprio dalla volontà di cercare il dialogo tra genitori e figli in cui spesso sono i più piccoli a insegnare ai grandi cosa servono e come si usano determinate applicazioni. Servono un’alleanza e un’educazione reciproca, talvolta anche con umiltà e pazienza da parte di noi genitori».
 

Dai primi riscontri, dopo un passaparola che si sta diffondendo tra le famiglie del quartiere, come anche in una cerchia sempre più larga grazie alle mail e ai social, c’è grande interesse per questa proposta che mette in campo alcuni stimoli, per riutilizzare il tempo recuperato durante il digiuno, per fare quelle cose che sono andate nel dimenticatoio, quali alzare la cornetta di casa e parlarsi direttamente anziché sfoggiare un lungo scambio di messaggini, scrivere una lettera a mano a un amico, ritrovarsi in piazza o all’oratorio spegnendo per un po’ il telefonino e dedicarsi al gioco, agli scherzi allo stare insieme. Insomma per ritrovare un po’ di “tempo per noi”.