In Argentina per conoscere Papa Bergoglio
Il nuovo libro reportage di don Francesco Strazzari


Fresco di stampa, il libro-reportage “In Argentina per conoscere Papa Bergoglio” di don Francesco Strazzari sarà presentato a Sovizzo Colle, alle ore 20.30 di  venerdì 25 ottobre 2013.

Delle “sorprese” di Papa Francesco parleranno i Vescovi mons. Beniamino Pizziol, di Vicenza, e mons. Virginio Bressanelli, di Neuquén (Argentina), il quale è pure vicepresidente della Conferenza Episcopale Argentina, e poi padre Pierluigi Cabri e padre Alfio Filippi, rispettivamente direttore e direttore emerito delle Edizioni Dehoniane di Bologna.

Con il suo ultimo libro, Strazzari ha il merito di tornare al “locale”, perché non si può capire la figura dell’uomo chiamato a guidare la Chiesa universale se non a partire dalla conoscenza della sua vita e del suo servizio nella dimensione più particolare, quella dell’Argentina, sua terra natale, e della Chiesa latinoamericana, la quale prima l’ha generato alla fede e poi ne è stata beneficata.

Attraverso un continuo parallelismo tra vicende politiche ed ecclesiali, in 13 capitoli l’autore ripercorre gli ultimi 70 anni di storia del grande Paese sudamericano soffermandosi sui momenti più significativi (il Peronismo, la Teologia della liberazione, la Conferenza dell’episcopato latinoamericano di Aparecida del 2007), poi sui tratti più dolorosi (il golpe militare, la dittatura, la “spaventosa crisi economico-sociale” iniziata alla fine degli anni Novanta), quindi sulle politiche sconsiderate di presidenti ambiziosi, mediocri, corrotti.
 
Né, Strazzari, evita di affrontare questioni relative ai “discussi rapporti tra gerarchia cattolica e dittatura militare”, dalle accuse di connivenza rivolte al nunzio Pio Laghi fino all’insinuazione che il sequestro, nel 1976, dei religiosi Orlando Yorio e Jorge Jalics ad opera dei militari golpisti fosse stato in qualche modo “autorizzato” dalle posizioni di padre Jorge Bergoglio, allora provinciale dei Gesuiti.
 
Il libro-reportage, scritto con la precisione dello storico, la sintesi del cronista e la passione del cristiano, inizia con il viaggio di emigrazione dei genitori di Jorge Bergoglio dall’Italia all’Argentina, nel 1929, e si chiude con la fumata bianca del 13 marzo 2013 su Piazza San Pietro in Vaticano e la constatazione, dopo i primi mesi di pontificato, che “Francesco non è soltanto un nome: è un progetto di Chiesa povera e semplice, più radicata nel Vangelo e meno legata ai poteri umani”, perché – afferma Papa Bergoglio – «una Chiesa che non ha potere, che è povera, Dio la fa ricca».

Tre perle arricchiscono  “In Argentina per conoscere Papa Bergoglio”: la prefazione del teologo José Oscar Beozzo – in verità un piccolo saggio – e la postfazione di mons. Victor Manuel Fernández, che attraverso “un approccio di cuore” riassume quegli insegnamenti che Bergoglio offre fin dal tempo del suo episcopato a Buenos Aires.

Le citazioni, in varie parti del libro, tratte dalle sue omelie e dai suoi discorsi sono la terza perla.

Una ci pare particolarmente significativa anche per “le nostre città”. Nel 2011, Bergoglio avviò il primo Congresso di pastorale urbana di Buenos Aires sulla scorta del documento di Aparecida. Disse nella relazione al Congresso: «Perciò niente proposte immaginarie, separatiste, asettiche, che partono da zero, che prendono le distanze per pensare come si possa fare perché Dio viva in una città senza Dio. Dio già vive nella nostra città e ci sospinge a uscirgli incontro per scoprirlo, per costruire relazioni di prossimità, per accompagnarlo nella sua crescita e incarnare il fermento della sua parola in opere concrete. Lo sguardo di fede si fa più ampio ogni volta che mettiamo in pratica la Parola. La contemplazione migliora l’azione».

E ancora:
 
«Se partiamo dalla constatazione che l’anti-città cresce col “non-sguardo”, che la più grande esclusione consiste nel non vedere nemmeno l’escluso – colui che dorme per strada non viene visto come persona, ma piuttosto come parte del degrado e dell’abbandono del paesaggio urbano, della mentalità del rifiuto, della cultura della discarica -, la città umana cresce con lo “sguardo” che vede l’altro come concittadino. In questo senso lo sguardo di fede è fermento di uno sguardo della cittadinanza».
 
Luca de Marzi
 
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In Argentina per conoscere Papa Bergoglio
di Francesco Strazzari
Ed. Dehoniane Bologna – pp. 120 – € 9,00