In merito al protocollo 07/05/2020 tra CEI e Stato Italiano sulla ripresa delle celebrazioni con il popolo (di fatto porzioncelle di popolo) in vigore dal 18/05/2020.


Il  protocollo (che  in altro luogo del  sito,  di  certo, troverete integrale)  può  venire accolto con applausi  o con  perplessità. Chi si schiera  con  gli applausi  non ammette   perplessità; chi  ha  perplessità non  comprende  gli applausi.  E’ sempre stato così e sarà sempre così.
Le  condizioni, cui devono  sottoporsi  le  parrocchie  per  la ripresa delle  celebrazioni  con  il  popolo sono  contenute   nel  protocollo e  sono  27, come  i   libri  del   nuovo  testamento.Alcune     condizioni  sono  ovvie, altre facili  da mettere  in  pratica, altre  più  problematiche.  Nella  normativa  sanitaria  vigente sul  virus,  chi vìola  condizioni  di  comportamento emanate dallo  Stato,  è passibile  di denuncia  penale. Il  protocollo Stato/CEI non  la  esclude: non  c’è  nessuna deroga.Io  non  giudico  la  bontà,  l’opportunità,  la  lungimiranza del  protocollo. Non  ne  ho titolo.  I miei   punti   di vista  sono solo  privati,  cioè  nulli.
In  ogni   caso sento  l’obbligo  di segnalare  alle  parrocchie e ai rispettivi  Parroci, Legali   Rappresentanti, che  tutte  le  condizioni  vanno   rigorosamente osservate, specialmente quelle elencate  nei  punti  1 e  2  del  protocollo.
Se  non  vengono scrupolosamente   osservate il  parroco, legale  rappresentante, potrebbe incappare  in  una denuncia  per  responsabilità  penale  personale presso  la  Procura della  Repubblica. La denuncia  penale  può essere depositata  da chiunque:  presente  o  non  presente  in chiesa,  credente praticante o  credente ateo  o semplicemente ateo, simpatizzante    per  il  parroco o   in contrasto  col  parroco,  comunista  o capitalista… Se  le  forze dell’ordine vengono a  conoscenza  di  inadempienze hanno  l’obbligo della   segnalazione  alla  Procura.
E’  bene che  le  parrocchie,  oltre che  far suonare  le  campane ( qua  il virus  non  c’entra; c’entrano  i decibels e  gli  orari!)  valutino se  hanno  possibilità,  capacità,  organizzazione sufficiente  per  poter adeguatamente adempiere alle  condizioni  del  protocollo, al  fine  di  non esporre  il  parroco (unico  Responsabile) a   possibili denunce penali, a fronte delle  quali può  fare   ben  poco anche  il  presidente della  CEI.Infine,  chi volesse avere  informazioni sul settore  assicurativo   per collaboratori e volontari (che  non  sono  dipendenti!):   TELEFONI,  poiché  il  testo su  questo argomento già  così,  è  fin  troppo  lungo e, di certo, per  più  d’uno,  barboso o   poco riguardoso perché    osa esprimere qualche  asterisco o cancelletto  su  un  documento voluto e approvato  dalla  CEI. Digressione: Vedo scritto su   molte   superfici:  “Andrà tutto bene”.  Mi sto stupidamente chiedendo:  “qual  è  il contenuto che  viene  inserito  nell’avverbio – in  questo   caso – “bene” dalla  opinione pubblica  dominante  o  egemone?”.                                                                                                                          adeto alla  presentazione delle  pratiche delle  parrocchie:  Francesco  Peruzzi.