Indicazioni liturgico pastorali alla luce dell’attuale evoluzione della situazione pandemica

Lettera del Vicario Generale dopo gli incontri del Consiglio Presbiterale e dei Vicari Foranei

 
 
Ai presbiteri e diaconi della Diocesi di Vicenza
Vicenza, 5 febbraio 2021
 

Carissimi,

un fraterno saluto a tutti voi e un ricordo per ciascuno. A seguito dell’incontro del Consiglio Presbiterale del 28 gennaio e della riunione dei Vicari Foranei del 2 febbraio u.s., vi raggiungo con alcune nuove indicazioni per la vita pastorale delle nostre comunità cristiane per i prossimi mesi.

1)    La giornata mondiale del malato (11 febbraio)
Tenendo conto dell’attuale situazione sanitaria, non potrà avvenire con celebrazioni specifiche con i malati in chiesa, ma soltanto invitando i fedeli alla preghiera e al ricordo dei malati e degli operatori sanitari. Se le condizioni lo permetteranno, la celebrazione con presenza degli ammalati verrà recuperata alla fine del mese di maggio.

2)    Gesto di pace
A partire da domenica 14 febbraio 2021 è possibile reintrodurre un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica. All’invito «Scambiatevi il dono della pace», volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, può esprimere in modo assai eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiarsi il dono della pace.

3)    Celebrazioni penitenziali
L’Ufficio per la Liturgia proporrà un percorso penitenziale in cinque tappe, da scandire durante le settimane di Quaresima. Il Vescovo concede l’utilizzo del Rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione generale dal 22 al 31 marzo p.v. Resta comunque sempre possibile celebrare il sacramento nella forma individuale, nel pieno rispetto delle misure igienico sanitarie e di distanziamento.

4)    Celebrazione del Mercoledì delle Ceneri
A causa dell’emergenza sanitaria la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha stabilito che: “Pronunciata la preghiera di benedizione delle ceneri e dopo averle asperse con l ’acqua benedetta, il sacerdote, rivolto ai presenti, dice una volta sola per tutti la formula come nel Messale Romano: «Convertitevi e credete al Vangelo», oppure: «Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai» A questo punto, “impone le ceneri a quanti si avvicinano a lui o, se opportuno, egli stesso si avvicina a quanti stanno in piedi al loro posto ”, prendendo le ceneri e lasciandole “cadere sul capo di ciascuno, senza dire nulla* Per quanti non potranno partecipare alle celebrazioni in chiesa, l’Ufficio per la Liturgia proporrà uno schema per la preghiera in famiglia.
* Con l’occasione si ricorda che, ministro dell’imposizione delle ceneri è soltanto il vescovo, il presbitero e il diacono. Siamo di fronte, qui, a un “sacramentale” la cui dinamica consiste nel gesto di imposizione. Per questo, per evitare equivoci che si concentrino sulla “sacralità” delle ceneri non è possibile affidare l’imposizione a ministri istituiti o a ministri straordinari della comunione; né prevedere di inviare i ministri straordinari perché rechino le ceneri ai malati. Inoltre il Messale romano prevede il rito delle ceneri solo nel primo mercoledì di Quaresima. Non può essere spostato in altro giorno, e mai va compiuto di domenica, neppure fuori della Messa: il forte monito penitenziale e il digiuno non sono compatibili con il fondamentale carattere pasquale della domenica.

5)    Visita e Comunione agli ammalati
I ministri, ordinari e straordinari, potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e con l’esplicito consenso dei familiari, sempre rispettando le precauzioni sanitarie (uso della mascherina, distanza interpersonale di un metro, igienizzazione delle mani con apposito detergente prima e dopo aver comunicato l’infermo, ecc.). Per portare la Comunione ai malati i Parroci, valutandone l’opportunità, possono affidare questo compito a un parente fidato e conosciuto, convivente con il malato.

6)    Prima Confessione, Confermazione e Prima Comunione
In questi ultimi mesi sono state sospese le celebrazioni dei sacramenti della Prima Confessione, Confermazione e Prima Comunione e sono state ridotte le possibilità di incontro in presenza. Nel rispetto delle possibilità concrete, invitiamo a riprendere e a continuare a piccoli gruppi la preparazione della celebrazione dei sacramenti come la Festa del Perdono e l’Eucaristia che, se le condizioni lo permetteranno, potranno essere vissuti in modo ordinario e sobrio rispettivamente nel tempo di Quaresima e di Pasqua. Per quanto riguarda la Confermazione, si può valutare di riprendere le celebrazioni con il tempo di Pasqua secondo i criteri dati in precedenza. Per fissare o ridefinire le celebrazioni con il Vescovo e i delegati, oppure per ottenere la debita facoltà, ci si rivolga all’indirizzo email cresime@www.diocesivicenza.it. compilando il modulo in allegato (cfr. Allegato 1 Le celebrazioni delle cresime 2021). Per la catechesi e gli incontri formativi per minori resta in vigore quanto previsto dalle Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori dell’Ufficio Giuridico della CEI (cfr. Allegato 2).

7)    La preparazione dei nubendi al Matrimonio
È opportuno tentare di offrire percorsi di preparazione al matrimonio ai giovani che si sentono chiamati a questa vocazione. Si possono attivare dei percorsi online, come è stato fatto in questi mesi con buon profitto dei partecipanti e, se ve ne saranno le condizioni anche in presenza a partire dal prossimo tempo pasquale.
 
A fronte di richieste di chiarimento pervenute in Diocesi, si ricorda inoltre che:
1)    Le    Assemblee domenicali nell’impossibilità della celebrazione eucaristica sono possibili secondo le indicazioni date dal Vescovo il 1° novembre 2018. Tali celebrazioni necessitano di un’adeguata preparazione di coloro che vengono incaricati a guidarle. Per maggiori informazioni si consiglia di contattare l’Ufficio per la Liturgia.
2)    Si ricorda che le Esequie possono essere svolte nell’Eucaristia o nella Liturgia della Parola. I parroci valuteranno di volta in volta quale modalità celebrativa adottare, dopo aver sentito i familiari del defunto. Resta sempre l’invito da rivolgere ai partecipanti ai funerali di mantenere le distanze e quindi di limitare il più possibile i contatti con i familiari del defunto e di evitare, alla fine della celebrazione, assembramenti in chiesa o fuori chiesa.
3)    L’impiego di cori e cantori, durante le funzioni religiose o in occasione di eventi di natura religiosa, «è possibile, purché i componenti mantengano una distanza interpersonale laterale di almeno un metro e almeno due metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri» (Nota del Ministero dell’interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del 13 agosto 2020). Nel caso gli spazi dove il coro si deve posizionare non fossero sufficienti, si consiglia di impiegare solo una parte dei cantori (es. due soprani, due contralti, due voci maschili, ecc.), tenendo il resto dei componenti nell’assemblea.
4)    Le offerte siano raccolte secondo modalità che garantiscano il distanziamento e il rispetto delle norme igienico sanitarie (per esempio attraverso contenitori collocati agli ingressi o in altro luogo idoneo oppure con apposite borse per la questua). Si consiglia di effettuare la raccolta dopo la comunione per non rendere necessaria un’ulteriore igienizzazione delle mani da parte dei fedeli.
5)    Attività pastorale in favore dei ragazzi e dei giovani
Le possibilità di attività in presenza sono certamente poche, ma ci sono, soprattutto verso i minorenni. Devono esser gestite con attenzione, ben riconducibili a un soggetto organizzatore, con l’applicazione dei protocolli anti-Covid19. L’utilizzo degli spazi per attività spontanee e libere non è ancora possibile. Sarà importante dare un segnale ai nostri ragazzi e ai giovani che la parrocchia, l’oratorio e le associazioni presenti non si sono dimenticati di loro. A oggi i bar dei circoli culturali e ricreativi come l’associazione NOI, l’ARCI o altri enti di promozione sociale rimangono ancora chiusi. Le norme su questo punto non sono cambiate.
6)    Le attività dei centri di ascolto Caritas ed educazione alla prossimità
La relazione e l’ascolto, anche telefonico, costituiscono il punto di partenza. Le attività di sostegno alle persone sole, in difficoltà economiche, fisiche e psicologiche, o provate dal lutto proseguano ricordando che il primo criterio è l’attenzione per la salute e il conseguente rispetto di protocolli operativi che riducano al minimo il rischio contagio per sé (collaboratori) e per gli altri (persone beneficiarie). Si continui a condividere beni alimentari e di prima necessità con le famiglie in difficoltà, ricordando che prosegue l’impegno della Caritas Diocesana per supportare i progetti di sostegno alle famiglie in difficoltà economica, valorizzando i Centri di Ascolto parrocchiali e delle Unità pastorali e i volontari dei 14 punti S.T.R.A.D.E. Si invita a favorire l’apertura dei Centri di Ascolto con tempi e spazi dedicati, affinché i volontari, adeguatamente formati, possano accogliere le persone e condividere un progetto di accompagnamento verso l’autonomia. Ulteriori informazioni sul sito www.caritas.vicenza.it/limpegno-della-caritas-nel-nuovo-anno-pastorale-che-ne-e-della-nostra-casa/
Con l’augurio di ogni bene, Vi saluto cordialmente.
 
 Il Vicario Generale, don Lorenzo Zaupa
 
  
Scarica Linee Orientative
 
Scarica Allegato 1 Compilabile
Scarica Lettera del Vicario