Inizia il tempo dell’Avvento

In distribuzione il fascicolo di preghiera per le famiglie


In questi giorni è anche in distribuzione il fascicolo per la preghiera di Avvento in famiglia, curato quest’anno dall’Ufficio per la pastorale famigliare della Diocesi.

                                                                        
Sussidio di preghiera per il tempo di AVVENTO 2015
 
              Il tempo dell’Avvento è un’occasione favorevole per rafforzare la famiglia come “chiesa domestica”, nell’ascolto della Parola e nella preghiera fatta insieme. Ci sentiamo uniti a tante famiglie, che, al termine del giorno, si riuniscono e preparano il cuore alla venuta del Signore Gesù nella fede. La preghiera di quest’anno, secondo l’esortazione di papa Franceso, si concentra sulla misericordia, vale a dire sull’amore di Dio Padre che ci viene incontro nel suo Figlio Gesù, nostro salvatore, e nel suo Spirito, che ci rende capaci di amare come Gesù. Ascoltiamo alcune parole di papa Francesco: “Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace”.
Nella prima settimana, ci poniamo in ascolto e contemplazione, “alla scoperta della misericordia di Dio”. A volte, rimaniamo sorpresi, ma in realtà non sappiamo cosa sia la misericordia, se qualcuno non ce la fa sperimentare. La vita di famiglia, fatta di tanti piccoli gesti, può diventare il luogo privilegiato per vivere la misericordia, nell’accoglienza e nell’aiuto reciproco. Ciò che conta è uscire da noi stessi per accorgersi di chi vive vicino a noi.
Nella seconda settimana, vivremo l’esperienza di “un viaggio in automobile”. Attraverso questa immagine, guarderemo dentro di noi, per fare il “tagliando”, cioè la verifica di come funzionano le nostre capacità di aiutare, fare piccoli servizi, bene-dire, essere umili e miti, di prestare attenzione all’altro, di condividere, riconciliarci e perdonare. L’importante è assumere un atteggiamento di ascolto, per cogliere i segni che Gesù misericordioso pone sul nostro cammino, perché non ci smarriamo.
Nella terza settimana, passiamo dall’ascolto al fare: “che cosa dobbiamo fare?” per accogliere Gesù che viene in modo semplice e povero? Sappiamo che in noi ci sono buoni propositi  anche gesti di bontà concreta, ma ci sono anche gesti di cattiveria o di indifferenza che vorremmo togliere dalla nostra vita. Li affidiamo entrambi alla misericordia del Bambinello, perché ci renda forti nel fare il bene e pronti ad evitare il male. Cominciamo già a preoccuparci con tutte le persone, forse anche nostri familiari e parenti, che passeranno il Natale nella solitudine o nella malattia e ci adoperiamo perché si sentano meno soli, almeno in questo periodo di Natale.
Nella quarta settimana, desideriamo preparare la nostra casa all’incontro con Gesù. La casa, la nostra casa, è il luogo privilegiato in cui sperimentiamo l’amore concreto dei nostri genitori, amore fatto di piccole cose, amore incontrato nella camera da letto, nel bagno, nel corridoio, nella cucina, nella porta. Queste stanze e luoghi racchiudono per noi parole e gesti di amore, di affetto, di riconciliazione, di condivisione delle gioie e dei dolori. Se in essi viviamo le nostre relazioni con Gesù e allo stile di Gesù, la nostra casa diventerà sempre più la “chiesa domestica”, la mangiatoia dove Gesù può nascere e sentirsi sempre ben accolto.
 
Ogni giorno seguiremo un breve schema:
Facciamo il segno della croce e i saluti;
Sostiamo un tempo per un breve ricordo delle persone e dei fatti che vogliamo collocare nella preghiera;
Preghiamo con le parole di un salmo per preparare il cuore ed ascoltare la Parola di Gesù e dei suoi profeti;
segue l’ascolto della Parola, a cui il papà e la mamma potranno aggiungere brevi parole di spiegazione, oltre alla riflessione semplice che verrà proposta;
un breve racconto tratto dalla vita renderà più incarnata e vicina la riflessione della Parola.
Infine, pregheremo insieme con parole spontanee, per le diverse situazioni che si affidano alla nostra preghiera, concludendo con la preghiera che lo stesso Gesù ci ha insegnato.
Ma prima di concludere, è bene ricordarsi di decidere, ogni sera, un piccolo grande gesto concreto di misericordia, da vivere nel giorno seguente.

Invitiamo ogni famiglia a preparare un luogo adatto alla preghiera, e raccomandiamo di spegnere telefoni, computer e tv. Ci si può sedere attorno ad un tavolo o per terra, mettendo al centro una candela spenta, o altri simboli (come una mangiatoia vuota…), preparando dei foglietti e alcune penne o pennarelli per scrivere. Sarebbe bello invitare altre famiglie e soprattutto persone sole, per la preghiera ma anche per la visione del film, proposto per ogni settimana, in collegamento con il tema.
 
Buona preghiera, buon incontro con Gesù!
Don Flavio e gli amici della Commissione Matrimonio e Famiglia.