La Chiesa Parrocchiale di Marola eretta a Santuario Diocesano

Con decreto datato 8 settembre 2014, il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol ha eretto a Santuario Diocesano la Chiesa Parrocchiale della Presentazione del Signore di Marola di Torri di Quartesolo, “desiderando – così recita il testo – dare ulteriore impulso alla devozione alla Beata Eurosia Fabris, quale modello e aiuto alle famiglie nella vita quotidiana e, in particolare, nella maternità”.
 

La Parrocchiale di Marola, infatti, custodisce le spoglie mortali di “Mamma Rosa” fin dall’indomani del rito di beatificazione, tenutosi nella Cattedrale di Vicenza il 6 novembre 2005.
 

“Da allora – spiega mons. Beniamino Pizziol – è andato intensificandosi il pellegrinaggio dei fedeli che si recano a chiedere l’intercessione della Beata nella chiesa dov’è sepolta” che è pure il luogo in cui, “durante la sua vita terrena , è stata assidua alla partecipazione dell’eucaristia e a momenti di preghiera personale e comunitaria”.
 

Negli ultimi anni, il culto della Beata Eurosia si è andato sempre più diffondendo poiché, considera il Vescovo di Vicenza, gli uomini e le donne del nostro tempo sono colpiti e attratti dalla sua testimonianza evangelica “vissuta in semplicità e umiltà francescana”.

“Mamma Rosa” trovò la sua realizzazione personale come sposa e madre, “donando ogni giorno amore alla sua famiglia, alla comunità e alla Chiesa”. Per questo molte coppie di sposi e famiglie invocano la sua intercessione, “in particolare per ottenere il dono della maternità”.

“Mamma Rosa” esercitò la sua maternità anche nella dimensione spirituale, “generando alla fede i propri figli e coltivando in essi la disponibilità a riconoscere la vocazione a cui il Signore chiamava ciascuno di essi”. Pe questo “i genitori si rivolgono a lei per essere capaci di trasmettere la fede ai propri figli”. E pure i catechisti della Diocesi di Vicenza la invocano come loro patrona.

Con il medesimo Decreto, il Vescovo Beniamino Pizziol affida al Parroco di Marola la responsabilità del Santuario e dell’accoglienza dei pellegrini.