La Diocesi lascia il Camerun ma resta in Africa. L’annuncio del Vescovo al consiglio presbiterale.

L’annuncio ufficiale era nell’aria da tempo. Dalla drammatica esperienza del rapimento dei missionari vicentini fidei donum don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri, nel 2014, la situazione nel nord del Camerun è precipitata giorno dopo giorno. Di conseguenza, dopo una lunga riflessione, il Vescovo di Vicenza ha annunciato ufficialmente, al consiglio presbiterale, la decisione di chiudere la collaborazione missionaria con la Diocesi di Maroua.

Chiusa una porta, però, si sta cercando di aprirne un’altra: è lo stesso Vescovo ad annunciare la volontà di rimanere nel continente africano. Dove e a partire da quando è ancora tutto da definire. Quello che è certo è che la Diocesi di Vicenza non abbandonerà l’Africa.

A commentare la decisione del Vescovo è don Arrigo Grendele, direttore dell’Ufficio missionario diocesano. «Da un lato – spiega don Arrigo – si è deciso di non tornare in Camerun, non essendoci ancora condizioni minime di sicurezza per poter operare tra le comunità delle zone rurali, quelle più bisognose di aiuto. D’altro lato la volontà del Vescovo è comunque quella di non essere completamente assenti dal grande, problematico e comunque promettente continente africano. La nostra presenza, oggi, non potrà essere che un piccolo “segno”, ma è importante per tenere aperto un percorso di comunione e condivisione con quelle giovani Chiese».

La Diocesi vicentina ha alle spalle una lunga storia “africana”. Attualmente, i missionari vicentini di varie congregazioni presenti in Africa sono 170 (73 religiosi, 88 religiose, 9 laici). I primi passi dei fidei donum diocesani, invece, sono stati mossi prima nel 1973, in Zaire, e poi nel 1977, nel sud del Camerun, a Sangmelima. L’apertura ufficiale della nuova missione risale al 1987, all’indomani del Sinodo diocesano. Era stato lo stesso vescovo Onisto a darne l’annuncio: «La  Diocesi sta per aprire una nuova missione in Africa, in una zona di estrema povertà umana e in attesa di evangelizzazione. Noi vogliamo con questo gesto che coinvolge tutti, rendere ancora più manifesta la decisione di servire il Vangelo e coloro che sono veramente gli ultimi». La nuova missione era nella Diocesi di Maroua, nel nord del Camerun.

I preti diocesani che si sono succeduti nella Diocesi di Maroua sono stati don Mariano Piazza, don Giuseppe Pettenuzzo, don Ruggero Bravo, don Lorenzo Bizzotto, don Lorenzo Zaupa, don Gianantonio Allegri, don Bruno Zordan, don Andrea Mazzon, don Francesco Cunial, don Damiano Meda, don Giampaolo Marta, don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi. Nella Diocesi di Yagua, accanto a quella di Maroua, dal 1994 sono stati presenti don Antonio Bergamo e don Luciano Ruaro, rimasto in missione fino alla morte, nel 2005. Infine, al seminario interdiocesano di Maroua hanno insegnato don Luciano Bordignon e don Gianni Trabacchin, docenti del seminario di Vicenza. Da segnalare che nella Diocesi di Maroua sono tutt’oggi presenti, nonostante le difficoltà, le suore della Divina Volontà di Bassano.

Andrea Frison
Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana