La lettera del Vescovo Beniamino alla Diocesi per l’Anno Pastorale 2016 2017

“Costruiamo una nuova presenza di Chiesa sul territorio secondo una vera ecclesiologia di comunione”

 
Mercoledì 7 settembre durante il tradizionale pellegrinaggio a Monte Berico il Vescovo ha presentato il tema centrale della lettera pastorale alla diocesi per il 2016/2017:
“Propongo a tutti di riflettere, con calma e in profondità, sulla narrazione evangelica della moltiplicazione dei pani e dei pesci, riportata da tutti e quattro gli Evangelisti. Questo testo è il cuore della Lettera Pastorale e rappresenta il fondamento e la sorgente di tutta la nostra azione pastorale. Gesù — nel racconto evangelico — non parte da una teoria, dalla verifica astratta dei piani pastorali, ma si informa sulle concrete risorse a disposizione per sfamare migliaia di persone che lo hanno seguito fin dal mattino. Si rivolge ai discepoli e chiede loro: «Quanti pani avete?».   Questa sera, Gesù si rivolge a me vescovo, all’intero popolo di Dio, con i suoi sacerdoti, diaconi, consacrate e consacrati: “Chiesa di Vicenza, quanti pani hai?”. È probabile che — con un guizzo di fierezza — si sia tentati di fare l’elenco dei progetti avviati, delle realizzazioni ottenute, dei traguardi raggiunti e delle fatiche affrontate con profitto. 
Ma è altrettanto possibile che si affacci lo scoraggiamento, perché davanti alla grande quantità di lavoro da fare, si è costretti ad ammettere che non si hanno più le forze di un tempo e che i numeri a disposizione nel passato oggi non ci sono più. I discepoli di Gesù si sono dovuti misurare con una situazione semplicemente insostenibile: «duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo» (Gv 6,7). Hanno poco, i Dodici, solo cinque pani e due pesci che non bastano neppure ad assicurare la cena a un piccolo gruppo. È poco, ma tutto è messo a disposizione. Da qui, il Vangelo è rilanciato a noi e alla situazione che stiamo vivendo come diocesi e come singoli: tutto ciò che siamo e che abbiamo deve diventare “sacramento di condivisione”. 
    La moltiplicazione dei pani e dei pesci operata da Gesù non si produce dal niente, bensì da una prima e modesta condivisione di ciò che un semplice ragazzo aveva con sé. Gesù, in questo modo, è capace di moltiplicare il nostro piccolo gesto d’amore rendendoci partecipi del suo dono. 
    C’è una condizione, però: che quel poco che siamo e che abbiamo lo mettiamo tutto nelle sue mani. I cinque pani e i due pesci delle nostre risorse spirituali vanno impiegati sino in fondo, senza riserve e senza sconti.A ciascuno di noi è richiesto il massimo della propria disponibilità, una disponibilità individuale e comunitaria, espressione del sentirci tutti “sulla stessa barca”, ossia come partecipi del destino gli uni degli altri, mediante un’azione profumata di corresponsabilità. Nella Lettera Pastorale sono indicate le questioni, i nodi su cui saremo chiamati a riflettere per individuare risposte concrete e operative.”
 
Scarica il testo della lettera pastorale “Quanti Pani Avete?”