La parola del Vescovo sulla drammatica situazione dei migranti

Domenica preghiamo per le vittime del mare

 
 La notizia di un altro gravissimo naufragio, in cui sono morte diverse centinaia di migranti nelle acque del Mediterraneo, genera nel cuore di ciascuno di noi un grande turbamento e un profondo dolore. Come subito ci ha ricordato papa Francesco “erano uomini e donne come noi, in cerca di una vita migliore; affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre e di violenze”. Solo la disperazione può spingere infatti un essere umano a tentare il tutto per tutto e mettersi nelle mani di persone prive di ogni scrupolo, veri mercanti di esseri umani.
 
Davanti a questi fatti, ciascuno di noi si interroga: che cosa possiamo fare?
Certamente non possiamo restare indifferenti o voltare la faccia dall’altra parte.
Prima di tutto è necessario guardare a queste persone con un’infinita misericordia, vedendo in loro dei fratelli e delle sorelle per i quali pregare ogni giorno.
Poi invito ogni cristiano che ne ha la possibilità a vivere qualche forma di volontariato, mettendosi a disposizione attraverso la Caritas o altre associazioni, anche nelle nuove piccole strutture di accoglienza che stiamo predisponendo nel territorio della Diocesi.
L’accoglienza deve essere fatta bene e in modo intelligente, se vogliamo che porti ad una vera integrazione e pacifica convivenza.
 
Tutto questo non è, tuttavia, risolutivo. Il problema di fondo è quello di evitare che queste persone siano costrette a fuggire dai loro Paesi per trovare la possibilità di una vita degna di questo nome. Ci auguriamo pertanto che questa tragedia immane possa ulteriormente richiamare la Comunità Europea alle proprie responsabilità, spingendola a intervenire con grande senso umanitario, mediante politiche di giustizia e di solidarietà. Solo la creazione di nuovi equilibri mondiali più giusti e di un mondo più pacificato potranno evitare il ripetersi di queste indicibili stragi.
 
Affidiamo i nostri fratelli migranti e il continente africano così dilaniato da guerre, malattie e miseria, a Maria Madonna di Monte Berico, Madre di Misericordia e Regina della Pace.
 
 
Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza 

 
 
Nel suo comunicato il nostro Vescovo ci invita a “guardare a queste persone con un’infinita misericordia, vedendo in loro dei fratelli e delle sorelle per i quali pregare ogni giorno”.
In modo particolare vogliamo come Chiesa che è in Vicenza fare nostro questo invito in maniera unanime e ricordare nelle Sante Messe di questa Domenica tutti i morti in mare nelle tragedie di questi giorni, “scappati “in cerca di una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre e di violenze” (Papa Francesco).
 
Ogni parrocchia lo faccia o nelle preghiere dei fedeli, o con un momento di silenzio nel ricordo dei defunti, o affidandoli nella preghiera alla Madonna di Monte Berico, Madre di Misericordia e regina della Pace.