Sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, a inaugurare la decima edizione del Festival Biblico con una Lectio Magistralis dal titolo “Le Scritture, Dio e l’uomo si raccontano” che terrà nella Cattedrale di Vicenza, in piazza Duomo n. 8, alle ore 21.00 di giovedì 22 maggio 2014.
La serata darà il via alle decine e decine di eventi che già dal successivo venerdì 23 maggio coinvolgeranno le città di Verona, Padova e Rovigo e 14 centri della Diocesi di Vicenza, per giungere all’apice della manifestazione con gli appuntamenti concentrati nel capoluogo berico nei giorni dal 30 maggio al 2 giugno.
La decisione di affidare la prolusione di quest’anno a mons. Ravasi ha un valore anche simbolico, in quanto il cardinale aveva sostenuto la nascita del rassegna culturale e tenuto a battesimo la prima edizione del Festival nel 2005.
«Quando dieci anni fa parlammo a mons. Ravasi dell’idea di promuovere un Festival culturale che avesse al centro la Parola di Dio, non solo ci appoggiò, ma ci dette un incoraggiamento molto forte, tanto che ci tenne ad essere presente per ben 4 anni consecutivi e anche in seguito tornò ospite – spiega mons. Roberto Tommasi, presidente del Festival Biblico insieme a don Ampelio Crema -. Ecco perché ci è sembrato significativo chiedergli di inaugurare il Decennale».
A proposito dello slogan “Liberi di crederci” scelto per l’edizione 2014, il cardinale Ravasi cita una “parabola della libertà”, di appena un versetto, il 20, a capitolo 3 dell’Apocalisse: «Immaginiamo una famiglia seduta a tavola all’interno della sua casa – spiega -. La porta è sbarrata. Una persona passa lungo la strada e bussa. Questi è Cristo, il quale chiama per primo l’uomo a interloquire con lui. Questa è una parabola della libertà proprio perché uno può rimanere seduto nella sua quotidianità e superficialità, oppure può alzarsi e aprire. Se lo fa, ha inizio la grande comunione e il grande incontro con la fede».
In occasione della Lectio Magistralis, nella Cattedrale di Vicenza risuonerà pure l’opera “Tre meditazioni”, musica inedita per violoncello e coro creata appositamente dal compositore argentino Jorge Andrès Bosso e che verrà eseguita dallo stesso musicista, al violoncello, e da I Cantori di Santomio diretti da Nicola Sella.
