La Settimana Santa cuore della Fede: la gloria passa attraverso la croce

La Pasqua è il memoriale e annuncio solenne della sconvolgente notizia che Cristo è risorto!

 

Inizia la Settimana Santa. Siamo al cuore della fede, cioè al momento centrale in cui il “credo” è celebrato, espresso, raccontato e condiviso attraverso i riti e le preghiere, in particolare nei giorni del Triduo pasquale. La Pasqua è il memoriale più importante della vita della Chiesa, è l’annuncio solenne della bella notizia che “Cristo è risorto!”. In questi giorni la Chiesa rivela a tutti il “grande annuncio” attraverso l’abbondanza di Scritture e con il linguaggio dei simboli liturgici. La festa delle Palme inaugura i riti della settimana, celebrata domenica 20 marzo per commemorare l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. «Il messaggio biblico “dalla Gerusalemme terrestre alla Gerusalemme del cielo” ci viene offerto con chiarezza», sottolinea mons. Pierangelo Ruaro, direttore dell’ufficio liturgico diocesano. «Alla luce di questo annuncio, la celebrazione delle Palme diventa una precisa professione di fede, un impegno a vivere l’itinerario verso la Gerusalemme del cielo. La processione esprime l’ingresso nella città simbolo, che il Re mite non fa da solo, ma con i discepoli, cioè con quanti, ieri come oggi, lo riconoscono come Messia che viene nel nome del Signore. La processione dice il cammino della Chiesa; ad essa segue la messa con la lettura della Passione e queste celebrazioni ci aiutano nel modo migliore ad entrare nella Pasqua». Il Triduo pasquale della passione e della risurrezione del Signore si apre con la messa vespertina in coena Domini del Giovedì Santo, ha il suo culmine nella veglia pasquale e si chiude con i vespri della domenica di risurrezione.La Pasqua si presenta come una celebrazione unica che si compie in tre giorni, preceduti, quasi solenne preludio, dalla messa vespertina del Giovedì Santo. È appunto con la messa proposta nelle ore vespertine del Giovedì Santo (il prossimo 24 marzo) che la Chiesa fa memoria dell’ultima cena e compie il gesto della lavanda dei piedi. Merita una sottolineatura quanto disposto dallo scorso gennaio dal Decreto della Congregazione del Culto, che, su sollecitazione del Papa, ha modificato le norme sullo svolgimento della lavanda dei piedi. I prescelti non saranno più solo maschi, ma i parroci potranno “scegliere un gruppetto di fedeli che rappresenti la varietà e l’unità di ogni porzione del popolo di Dio. Tale gruppetto può constare di uomini e donne, e, convenientemente, di giovani e anziani, sani e malati, chierici, consacrati, laici”. Dal Venerdì Santo comincia la celebrazione della Pasqua, cioè «il “passaggio” di Gesù, attraverso la morte, alla nuova vita» precisa don Pierangelo, aggiungendo che «nella tradizione popolare questo giorno assume una dimensione di profonda tristezza, seppure la liturgia del giorno, pur nella sua austerità, esprime una serena e maestosa solennità. L’azione liturgica del venerdì santo, si svolge in tre momenti distinti: la liturgia della Parola, l’adorazione della croce, la comunione eucaristica