La sinodalità è sempre per l’evangelizzazione: l’ultimo incontro della scuola del lunedì. Disponibile la registrazione audio

 

  Con la relazione di don Stefano Didonè si è concluso lunedì 20 marzo il secondo ciclo di incontri proposti dalla Formazione permanente del clero sul tema della sinodalità ecclesiale. Don Didonè, prete della diocesi di Treviso dove insegna teologia e ricopre l’incarico di cappellano universitario, ha proposto un approfondimento sullo “Stile sinodale nella vita della Chiesa particolare”. Al centro della sua riflessione, è l’idea che la sinodalità non sia un problema di “governo interno della Chiesa”, ma  piuttosto l’acquisizione di uno stile che renda coerente l’annuncio della Chiesa nelle forma e nel contenuto. Il Vangelo non può che essere annunciato che in modo sinodale, altrimenti la forma tradirebbe la sostanza del messaggio di Gesù. Maturare uno stile sinodale è dunque una scelta fondamentale per una chiesa chiamata ad essere sempre più – come incoraggia papa Francesco – missionaria e “in uscita”. La sinodalità risponde inoltre ad una mutata auto comprensione della Chiesa che, a partire dal Concilio Vaticano II, non si è più concepita come società piramidale perfetta, ma come comunione gerarchica e popolo di Dio. Mutata è anche la società. Come scrive C. Taylor ci troviamo nella “secular age” caratterizzata da una crescente privatizzazione dell’elemento religioso, da un calo diffuso della pratica religiosa e da una fede vissuta sempre più nei termini di una scelta libera e consapevole. In tale contesto la “sinodalità diffusa” di cui parla Evangelii Gaudium è adozione di uno stile, di un modo di essere Chiesa davvero imprescindibile oltre che coerente e fedele al modo stesso di essere e di operare del Signore Gesù così come traspare dalla Scrittura. La sinodalità si traduce dunque  in tre atteggiamenti fondamentali: l’ascolto prolungato e paziente nella convinzione che “il tempo è superiore allo spazio” e che la maturazione del consenso ha bisogno di tempo; la condivisione non solo delle idee, ma anche delle responsabilità in un autentico atteggiamento di fraternità; infine il momento della scelta, sempre per sua natura parziale, ma punto di arrivo fondamentale.  

Don Alessio Graziani 
 
Ascolta la registrazione audio dell’incontro: