“La svolta in Ucraina: una sfida per il futuro”

A Vicenza un tavolo di lavoro per capire e impegnarsi

“La svolta in Ucraina: una sfida per il futuro” è il titolo dell’incontro che si terrà dalle ore 16.00 alle 18.00 di sabato 21 dicembre 2013, nella Sala dell’Arco del Palazzo delle Opere Sociali di Vicenza, in Piazza Duomo n. 2.

Promosso da Ufficio Migrantes, Centro Pastorale degli Ucraini Greco-Cattolici, Associazione Europea per la Democrazia Locale (ALDA) e dall’associazione “Orizzonti Comuni”, l’appuntamento si pone quale “tavolo di lavoro per capire e per impegnarsi”.

In programma, la presentazione del contenuto e delle condizioni del mancato Accordo di associazione con l’Unione europea e la proposta dell’Unione doganale con la Russia, a cura della direttrice dell’ALDA Antonella Valmorbida e la presentazione del documento di supporto delle donne ucraine residenti a Vicenza.

L’incontro sarà introdotto e moderato dalla dottoressa Lyuba Basha del Centro Pastorale degli Ucraini Greco Cattolici di Vicenza. E’ previsto un momento dedicato al dibattito.

In Ucraina, non cessano le manifestazioni contro la decisione del presidente Viktor Yanukovich di non sottoscrivere l’Accordo di associazione con l’Unione europea. Luogo simbolo dell’espressione del dissenso da parte del popolo ucraino è Piazza Maidan (Indipendenza) a Kiev, dove le tensioni e gli scontri con la polizia e le unità militari non accennano a diminuire.

Il Sinodo permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina ha espresso preoccupazione per la violenta repressione messa in atto dalle forze dell’ordine ai danni di quanti protestano pacificamente e ha invitato tutti i cittadini ucraini, al di là delle appartenenze politiche, a non cedere alle provocazioni dei militari e ad astenersi da dimostrazioni di forza. Tuttavia, non ha mancato di confermare il proprio sostegno e la solidarietà nei confronti dei manifestanti e di condannare esplicitamente “le azioni volte a limitarne i diritti civili”.

La Chiesa greco-cattolica, infatti, difende apertamente le ragioni della protesta. Spiega padre Lubomir Zhybak: «Se, come oggi si afferma, l’indipendenza non è attualmente un’opzione possibile per l’Ucraina e occorre scegliere tra Unione europea e Russia, allora io scelgo l’Ue. Gli ucraini sono scesi in piazza perché non vogliono più avere a che fare con la Russia. Il nostro popolo, proprio come qualsiasi altra nazione, vuole vivere in pace, in prosperità e nella libertà religiosa».

La mattina dello scorso mercoledì 11 dicembre 2013 tutto il clero della capitale ha pregato in Piazza Indipendenza, dove è stata montata una tenda che funge da cappella, con tanto di croce sulla sommità. «E’ una iniziativa che offre ai manifestanti l’opportunità di sostare in preghiera», spiega il prete greco-cattolico Igor Onyshkevych che l’ha allestita. Inoltre, i rappresentanti delle varie Chiese si prodigano per abbassare le tensioni mescolandosi tra la gente e diffondendo “la luce della pace”.