Le parole del Vescovo per la Giornata della Vita Consacrata

Celebrati in Cattedrale gli anniversari di vita religiosa

 
 
Il 2 febbraio 2017, giorno in cui la liturgia ci invita a ricordare la presentazione di Gesù al tempio da parte di Maria e Giuseppe, il Vescovo Beniamino ha presieduto in Cattedrale la Messa dedicata alla vita religiosa.

Tradizionalmente, infatti, la presentazione di Gesù al tempio viene accostata alla scelta di consacrazione per il Regno che i religiosi e le religiose vivono nella loro forma di vita. Con mons. Beniamino hanno concelebrato mons. Francesco Sarego, Vescovo in Papua Nuova Guinea e appartenente alla famiglia religiosa dei Verbiti, mons. Giuseppe Bonato, delegato vescovile per la vita religiosa, mons. Lorenzo Zaupa, vicario generale e numerosi altri sacerdoti diocesani o appartenenti a istituti religiosi presenti in diocesi. Il tema che i consacrati della diocesi stanno affrontando in questo anno pastorale è “Comunità in comunione” e la loro numerosa presenza ieri stava a significare proprio l’intento di una reale comunione con il Vescovo locale oltre che con gli altri istituti religiosi. La celebrazione è iniziata con la processione delle lampade accese, simbolo del cammino che si percorre durante l’esistenza in comunione con le persone e le realtà con cui si vive. Ogni persona aveva ricevuto un piccolo cero che è stato gradualmente illuminato, ma è stata mantenuta ancora le penombra. Al momento del Gloria invece tutte le luci della cattedrale sono state accese, a ricordare che la luce vera è quella di Cristo. Il Vescovo Beniamino, durante l’omelia, ha spiegato ancora che “la luce accesa ci ricorda che stiamo vivendo un’anticipazione della Pasqua ed è l’offerta di Cristo che ha permesso ad ogni uomo e ad ogni donna di vivere l’offerta di sé e della propria vita”. Più volte, mons. Pizziol, ha caldeggiato i religiosi e le religiose a vivere la mistica dell’incontro. Come spesso raccomanda anche Papa Francesco, i religiosi sono chiamati ad  essere un segno particolare con la loro vita, ma il Vescovo ha sottolineato che la mistica dell’incontro può essere vissuta “ogni volta che facciamo un incontro autentico, cioè con affetto, ascolto, empatia… In tutte queste situazioni viviamo la mistica dell’incontro, cioè un incontro in Dio”. La comunione dei beni materiali è secondo mons. Pizziol il primo passo per essere fratelli e sorelle e realizzare così il Regno di Dio. L’invito ultimo del Vescovo ai consacrati è stato quello di farsi presenti dove ci sono differenze e tensioni vivendo la mistica dell’incontro: “ascoltate le persone e trovate insieme la strada migliore, lasciandovi illuminare dalla relazione tra le tre Persone della Trinità”, ha esortato i presenti al termine della celebrazione. Dopo la Messa si è concluso con la consegna da parte di mons. Beniamino di un ricordo ai religiosi che quest’anno festeggiano un giubileo di vita religiosa, cioè festeggiano 25-50-60-70-75 e quest’anno anche 80 anni di vita consacrata. A tutti i presenti o confratelli o consorelle il Vescovo a porto saluti ed auguri perché questi segni continuino a portare frutti in opere buone e gioia per tutti. Naike Monique BorgoLeggi l’omelia del Vescovo