Marostica che accoglie, in dialogo con istituzioni, enti e cittadinanza

POS-SIAMO QUI!?! Incontri proposti dall'Ufficio Migrantes

 

Una tavola rotonda: Marostica che accoglie. In dialogo con Istituzioni, Enti e Cittadinanza, è parte del percorso POS-SIAMO QUI!?! I richiedenti asilo incontrano la cittadinanza, che nasce dalla necessità di trovarsi insieme e mettere in rete il più possibile le realtà che operano nel campo dell’accoglienza dei rifugiati nel bassanese e dintorni. La Tavola Rotonda avrà luogo il giorno 17 ottobre alle ore 20:30 presso la Chiesetta San Marco di Marostica. Intervengo l’assessore al sociale di Marostica, i rappresentanti della Cooperativa Con te e della Caritas di Marostica che accolgono richiedenti asilo, e degli Scout di Marostica che hanno fatto un’esperienza di servizio tra i migranti. A questo incontro, così come agli altri appuntamenti del percorso “Pos-siamo Qui!?!”, viene sostenuta l’iniziativa Un Fiore per Lampedusa in collaborazione con Via Scalabrini 3 (VS3) per sostenere la Parrocchia di Lampedusa. Gli obiettivi del percorso organizzato da Associazione Casa a Colori, Caritas Vicariale, Cooperativa con te, coordinato dall’Ufficio Diocesano Migrantes e dal Centro Scalabrini di Bassano del Grappa, e con il patrocinio dei Comuni interessati (Bassano, Marostica e S. Nazario) sono: 1. conoscersi, collaborare, mettersi in rete, tra le realtà operanti nel campo dell’accoglienza dei rifugiati; 2. far conoscere al territorio quello che si fa per l’accoglienza dei rifugiati (che non è soltanto dare vitto e alloggio!!!), ma avviare dei processi in vista di una integrazione del rifugiato che eventualmente si fermerà in Italia o sul nostro territorio; 3. avere delle occasioni di incontro tra richiedenti asilo e cittadinanza attraverso racconti, storie, scambi di esperienze; 4. sensibilizzare il territorio su un tema così complesso, evitando che il sentimento che guida le azioni delle persone o le loro reazioni all’arrivo di rifugiati sia la paura, e sfatando pregiudizi ancora diffusi. Questo percorso non ha la pretesa di rispondere a interrogativi più grandi di noi, tuttavia serve per testimoniare che i nostri territori, nonostante le difficoltà, le resistenze e le perplessità di molti, si muovono perché si garantisca un’accoglienza integrale della persona, in accordo con le Istituzioni, in collaborazione con gli enti territoriali e di quartiere.

 
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