Memoria di padre Giaochino Maria Rossetto

Si ricorda giovedì 11 giugno a Monte Berico

 
Giovedì 11 giugno, nella basilica di Monte Berico, si ricorda padre Gioachino M. Rossetto, nell’anniversario della sua morte, avvenuta ottant’anni fa.
 
Padre Rossetto aveva allora 55 anni di età. Era nato a Falgare di Poleo, (Schio – Vicenza), l’8 giugno 1880. A 17 anni, con il noviziato a Saluzzo, aveva quindi iniziato la sua vita di frate nell’Ordine dei Servi di Maria. Il 26 luglio 1903 venne ordinato sacerdote a Vicenza, nell’oratorio della cattedrale, dal vescovo monsignor Antonio Feruglio.

Svolse la maggior parte del suo ministero a Monte Berico e a Follina, diocesi di Vittorio Veneto, durante la prima guerra mondiale. Lì con padre Anacleto Milani si prodigò instancabilmente a favore della popolazione depredata e affamata. 
Fu animatore missionario e missionario lui stesso in Swaziland (Africa del Sud), disponibile anche a partire verso il Brasile dove il suo Ordine stava avviando una presenza in Amazzonia, e perfino verso la Cina.
 
Padre Rossetto è ricordato anche come fondatore dell’Istituto Secolare femminile San Raffaele e della Unione Sacerdotale San Raffaele.
Volle le due istituzioni come un’unica Famiglia: la Famiglia delle figlie e dei figli di Dio. A loro trasmise la sua intuizione ed affidò il suo “carisma”: riconoscere, adorare e consacrarsi a Dio come Padre e Madre, e testimoniarlo nel mondo, vivendo da fratelli e sorelle, nel quotidiano del proprio servizio.
 
Dal 1987 la sua salma è custodita nella cripta del chiostro nel convento di Monte Berico.
Dal 1995 è in corso il processo di beatificazione.

 
Giovedì 11 giugno a Monte Berico si terrà una Messa alle 18.00 presieduta da monsignor Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Vittorio Veneto e di Trieste.
 
Seguirà una conferenza, aperta a tutti, di fra Ferdinando M. Perri, priore a Monte Senario (FI), sul tema: “La  vita  nella  messa – la  messa  nella  vita”.
Verranno presentate intuizioni come queste ed esperienze di padre Rossetto, che egli comunicava in modo vivo e appassionato ed indicava indicava alla Famiglia spirituale da lui fondata un cammino centrato sull’Eucaristia: “La vita sarà tutta somigliante all’atto più degno che possa compiersi sotto gli occhi di Dio Padre, con Gesù, in Gesù e per Gesù, nell’unione dello Spirito santo, per dare a Lui ogni onore e gloria”.
Un cammino vivo ed attuale ancor oggi, per ogni cristiano che vuol fare della propria vita un’eucaristia e dell’eucaristia una vita di fraternità, di pace e di giustizia per tutti. E padre
 
Dopo la conferenza seguirà un momento conviviale conclusivo.
 
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