Mercoledì 5 marzo: l’imposizione delle ceneri

Il significato del rito con cui inizia il cammino verso una nuova Pasqua


Con il rito dell’imposizione delle ceneri inizia il cammino che condurrà le nostre comunità a una nuova Pasqua.

La Quaresima inizia con il gesto sobrio e “opaco” delle ceneri, per terminare nella santa notte di Pasqua, con il rito gioioso e “limpido” dell’acqua.

La cenere parla di morte, di fuoco, di dissoluzione; l’acqua ricorda la vita, la trasparenza, la pulizia, la rigenerazione. La cenere cosparge il capo della Chiesa pellegrina verso il monte di Sion; l’acqua della vita che sarà aspersa sul popolo nella veglia di Pasqua è pegno di risurrezione e segno di vita nuova. La cenere è immagine di ciò che è fragile, privo di valore, e nella tradizione biblica diventa simbolo della condizione umana: l’uomo e la donna sono plasmati con la polvere del suolo (Gn 2,7) e dopo la loro morte ad essa ritorneranno (Gn 3,19). La cenere cosparsa sul capo è anche simbolo di lutto, dolore e pentimento: così per Davide e per gli abitanti di Ninive; Giobbe siede sulla cenere, in segno del proprio dolore (Gb 2,8); nel libro di Ezechiele, in segno di penitenza, ci si rotola nella cenere; il salmo 102, come espressione di dolore, parla di cibarsi di cenere come di pane. Per questo motivo, nel cristianesimo antico, l’uso delle ceneri è stato legato alla disciplina penitenziale. 

 
Nei primi secoli, infatti, i penitenti, si presentavano al vescovo nel primo giorno di Quaresima e questi, con un rito solenne, imponeva loro la cenere sul capo e li vestiva con l’abito dei penitenti (cilicium). Verso il secolo X, con il tramonto della penitenza pubblica, tutta la comunità cristiana venne a sostituirsi spontaneamente ai peccatori pubblici, ricevendo l’imposizione delle ceneri e vivendo il tempo quaresimale come tempo di conversione.

La liturgia cattolica ha conservato questo uso e nella celebrazione eucaristica di inizio Quaresima propone il rito di benedizione e imposizione delle ceneri. Le ceneri dell’olivo, ricavate dalla combustione dei rami di ulivo benedetti nella domenica delle Palme, hanno anche un significato pasquale: richiamando l’immagine del fuoco (il fuoco della Passione, il fuoco nuovo della veglia Pasquale), sono simbolo di purificazione. Il legno di olivo, poi, brucia lentamente, dà calore producendo una cenere candida che veniva usata dalle donne per fare il bucato. Inoltre, l’imposizione delle ceneri è fatta sul capo: luogo della dignità dell’uomo e della donna, definitivamente rinnovata nella Pasqua di Cristo.


Il messaggio della cenere è dunque chiaro: dalla polvere del pentimento rinasce la vita nuova; dalla penitenza, la gioia del perdono. 
 
IL RITO PRESIEDUTO DAL VESCOVO NELLA CATTEDRALE DI VICENZA

Il Vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol celebrerà la Messa con il rito dell’imposizioni delle ceneri mercoledì 5 marzo 2014 alle ore 18.30 in Cattedrale. Alle 20.30 parteciperà ad una veglia itinerante di preghiera con i giovani della città di Vicenza che inizierà nella chiesa di San Giorgio in Gogna per poi concludersi al Santuario di Monte Berico

 
 
UN SUSSIDIO PER IL TEMPO DI QUARESIMA
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