Misericordiosi come il Padre (1): la testimonianza di una giovane catechista

 
Cosa significa concretamente essere “misericordiosi come il Padre”? Lo chiediamo in una serie di brevi interviste che verranno pubblicate sul nostro sito a cadenza settimanale (orientativamente il mercoledì) ad alcune persone diversamente impegnate nella comunità ecclesiale.
 
Laura Rossetto è una giovane di 26 anni che vive a Vicenza.
Da alcuni anni è catechista nella parrocchia della Sacra Famiglia e San Lazzaro in città.
Quest’anno accompagna la catechesi di uno dei gruppi che si prepara alla prima Comunione ed è impegnata nella comunità parrocchiale anche come animatrice di uno dei gruppi giovani.
Le abbiamo rivolto alcune domande sulla misericordia, un tema che ci accompagna quotidianamente in questo anno giubilare, ma che rischiamo di percepire molto lontano dalla nostra quotidianità.

Laura, cosa significa per te essere misericordiosa?

Per me la misericordia è aiutare gli altri anche con piccoli gesti.
A volte pensiamo di dover fare qualcosa di grande, di eclatante per aiutare il prossimo e, soprattutto, che sia necessario sempre ricambiare il bene ricevuto per evitare di essere in “debito”.
Secondo me, invece, la misericordia è frutto della gratuità, di una scelta precisa di donare e donarsi. Penso che un messaggio, una telefonata, un abbraccio, ma soprattutto un sorriso danno tantissimo e fanno sentire la vicinanza e l’affetto. Tutto ciò che noi diamo poi ci ritorna indietro duplicato dal cielo.

Hai mai vissuto esperienze di misericordia di Dio nella tua vita?

Sì, ho vissuto la misericordia di Dio nella mia vita attraverso tante persone. Per questo penso che sia possibile essere misericordiosi.
A me è successo durante una lunga malattia: tante persone mi hanno dimostrato il loro affetto e ne ho conosciute molte altre che, pur avendo cose peggiori della mia, mi hanno sostenuta e aperto gli occhi su realtà che nella vita di tutti i giorni non pensiamo mai.
Il Signore ci aiuta sempre a superare le prove della vita, non lasciandoci mai soli, facendoci incontrare persone che in vari modi ci aiutano a superare queste prove!
Io ho sentito Gesù vicino a me nelle preghiere dei miei familiari, degli amici, della mia parrocchia, nella gentilezza di chi mi ha curato e in ogni piccolo passo verso la guarigione!
Ho visto la misericordia negli occhi di tante persone e cerco di donarla anch’io nella vita di tutti i giorni!

Effettivamente il sorriso di Laura rimanda immediatamente alla gioia di vivere di chi ha incontrato davvero la persona di Gesù e che si è lasciata cambiare la vita!
Un’esperienza contagiosa di misericordia!
 
Naike Borgo