Misericordiosi come il Padre (9): Marco e Sofia, la misericordia come risposta nella quotidianità


Per la testimonianza di questa settimana sulla Misericordia, abbiamo scelto una giovanissima coppia, per le età dei fidanzati e perché sono fidanzati da poco tempo. Li abbiamo scelti perché, anche nelle giovani coppie, la Misericordia ha un ruolo particolare con cui sono chiamati a confrontarsi. Marco Carraro ha 21 anni e studia ingegneria civile a Padova. La sua fidanzata, Sofia Mauri ha 20 anni e studia biologia, sempre a Padova. Entrambi sono della parrocchia di Torri di Quartesolo e sono impegnati come animatori dei gruppi giovanissimi.Che cos’è la misericordia per voi?Non è una risposta semplice da dare, soprattutto perché si rischia di cadere facilmente nel banale. Per noi la misericordia è perdonare qualcuno quando commette degli errori senza farglielo pesare. Significa essere presenti, fisicamente, mentalmente o anche solo con il cuore, a qualcuno che ne ha bisogno e aiutarlo com’è possibile nelle proprie capacità per farlo stare meglio. Per noi questa consapevolezza ha comportato la necessità di attivarci rendendoci utili quando la comunità parrocchiale ne ha bisogno. Quando avete vissuto esperienze di misericordia?Esempi o esperienze di misericordia ne abbiamo viste e vissute molte, come qualsiasi persona secondo noi. La differenza è fermarsi a pensarci e rendersene conto oppure no. La prima esperienza che vogliamo raccontare è una che rispecchia quello che per noi è misericordia, ovvero quando ci siamo resi disponibili come animatori del gruppo Giovanissimi della parrocchia che ne aveva bisogno.  Altre esperienze di misericordia, vissute o viste personalmente, e riconosciute da noi come tali sono: – la consolazione di un amico in un momento di tristezza a causa di problemi personali;- il portare in spalla, o anche il solo rendersi disponibili a farlo, lo zaino di qualche ragazzo che durante una camminata o una Route estiva non riusciva più a farlo con le proprie forze; – la facilità con cui una persona ospita degli sconosciuti presentatisi con delle semplici bisacce offrendogli cena, un letto per dormire e colazione senza chiedere nulla in cambio. Marco e Sofia ci hanno palesato un aspetto importante della misericordia: l’amore di Dio si rende esplicito grazie al nostro impegno ed alla nostra risposta alle Sue provocazioni quotidiane… Per questo “richiamo” ad una personale responsabilità di ciascuna/o li ringraziamo in modo particolare. Solo facendoci dunque attenti osservatori delle realtà in cui siamo impegnati possiamo contribuire a costruire il Regno di Dio con la nostra fattiva risposta al Suo Amore… Si tratta di un cammino quotidiano, impegnativo, ma possibile.

  Suor Naike Borgo