Mons. Beniamino Pizziol «Sono in Camerun per ascoltare e cercare di capire». I primi giorni della visita alla missione vicentina in Africa

«Stiamo bene. Il viaggio è andato molto bene, tutto secondo il programma». Sono innanzitutto parole di rassicurazione quelle del Vescovo Beniamino Pizziol, raggiunto al telefono dopo l’arrivo in Camerun per la visita alle missioni della Chiesa vicentina.

Partito dall’aeroporto di Venezia nella notte di mercoledì 8 gennaio 2014 assieme al direttore dell’Ufficio per la pastorale missionaria don Arrigo Grendele, il Vescovo, dopo aver fatto scalo a Bruxelles, è giunto a sera nella capitale Youndé, dove ha pernottato.

Il mattino seguente è ripartito per la città di Maroua, a nord del Camerun,  dove si trova la parrocchia di Tchére-Tchakidjébé in cui prestano servizio pastorale i preti fidei donum vicentini don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri.

«All’aeroporto è venuta a prenderci una suora della Divina Volontà vicentina, una suora che ha tutto il nostro DNA berico: solida e vivace – riferisce mons. Pizziol -. Poi ho avuto modo di incontrare altre sue cinque consorelle, tra professe e novizie, tutte impegnate nell’aiutare, sostenere e promuovere la popolazione locale».

Il Vescovo Beniamino sottolinea pure la premurosa accoglienza riservatagli da don Giampaolo e don Gianantonio: «Mi chiedono ripetutamente di raccontare loro che cosa sta avvenendo a Vicenza. Infatti, pur senza distogliere lo sguardo dal loro servizio missionario, hanno sempre la nostra Diocesi nel cuore e nella mente. Così dovremmo fare anche noi a Vicenza: avere sempre cuore e mente anche per chi, in Africa come in altre parti del mondo, si dedica a servizio dei fratelli».

In questi primi momenti della visita alla missione dei preti e delle religiose vicentini in Camerun, mons. Pizziol dice di aver soprattutto ascoltato. Tuttavia, aggiunge, «ascoltare e cercare di capire non è solo la prima cosa da fare, ma pure ciò che continuerò a fare in tutti i prossimi giorni».

Venerdì 10 gennaio, il Vescovo presiede la prima Messa  nella parrocchia di Tchére, mentre domenica 12 gennaio gli è stato chiesto addirittura di amministrare la Cresima a una quarantina di giovani. Ovviamente «con il permesso del Vescovo locale», precisa sorridendo mons. Pizziol.

Il Vescovo si congeda telefonicamente chiedendo di estendere il suo saluto ai fedeli vicentini, anche da parte di don Arrigo Grendele, don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta. E conclude: «In questo momento (ore 20.30 circa di giovedì 9 gennaio) siamo tutti e quattro all’aperto a “prendere il fresco”. C’è un bel venticello e il clima è favorevole. In parrocchia, a quest’ora, ci sono parecchi giovani: vengono qui a studiare perché c’è la luce elettrica».

Mons. Beniamino Pizziol rimarrà nella parrocchia di Tchére-Tchakidjébé fino a martedì 14 gennaio 2014. Mercoledì 15, prima del trasferimento a Loulou dove operano i preti fidei donum don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, avrà un importante incontro con mons. Philippe Stevens, Vescovo di Maroua.
 

Luca de Marzi