Non perfetti, ma felici…in una vita evangelica!

Un invito a ripensare la vita consacrata

 
“Essere lievito nel mondo non è per uomini e donne perfetti, ma per uomini e donne presumibilmente così tanto liberi da se stessi e dalle cose da poter diventare vettori nel mondo del farsi Chiesa”.
 
Con questa provocazione si è aperta lunedì 4 maggio al Centro Documentazione e Studi Presenza Donna di Vicenza la presentazione dell’ultimo libro di Fratel Michale Davide Semeraro: Non perfetti ma felici, edito da Dehoniane.
 
Suor Federica Cacciavillani ha dialogato con l’autore per approfondire un tema che riguarda la vita consacrata, che è più ampia della vita religiosa, interessando quindi tutti i battezzati.
 
Fratel Michael Davide ha interpretato alcuni recenti inviti di Papa Francesco alla luce della sua trentennale esperienza di vita benedettina, offrendo molti spunti per il rinnovamento della Vita consacrata e della Chiesa stessa.
 
La storia chiede un cambiamento e non bisogna aver paura di pagare il prezzo pesante di un numero minore di vocazioni alla vita consacrata. In quest’ottica, l’anno dedicato alla Vita consacrata non avrebbe finalità pubblicitarie per far fronte allo svuotamento dei conventi, ma sarebbe un tempo in cui ritrovare la speranza per farsi carico di un messaggio evangelico: la vita proposta dal Vangelo è possibile.
 
Chi si accosta alle comunità religiose oggi ha gli stessi desideri di felicità e santità di un tempo, ma usa mezzi e linguaggi nuovi. Se le comunità religiose desiderano davvero cambiare per diventare “laboratori reali di felicità condivisa”, occorre “riformattare” la vita consacrata per far dialogare i diversi elementi e vivere una felicità che sa mediare tra il desiderio ed il limite che la vita stessa ci impone.
 
La lettura del libro di fratel Semeraro è consigliata non solo ai religiosi, ma a tutti i fedeli nell’Anno dedicato dalla Chiesa alla Vita Consacrata. 
 
Naike Borgo